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Inderê
Gazzettino Sampierdarenese
Anno XLII - N. 6 10 Luglio 2013

Paròlle de Zena

Botteghe

Bottega, in genovese si dice butêga, ma più frequentemente bitêga. Analogamente il bottegaio è detto butegâ oppure bitegâ. In alternativa abbiamo negòçio e negoçiànte. Attenzione però: il butegón è quel negozio nei paesi piccoli che vende un po’ di tutto. Ci sono le butêghe dove si vendono delle cose. Curioso è il (stovigliaio), famosissimo il bezagnìn (verduraio); ma c’è anche il maxelâ (macellaio), il polaieu (pollaiolo), il pesciâ (pescivendolo, detto anche pesciaieu) e il leitâ (lattaio, al femminile leitæa). Il droghê vende sostanze aromatiche, il mersâ commercia in mercerie e il feraménta chiodi ed altro. Ci sono poi le butêghe che fanno e vendono cose da mangiare. Lo speçiâ da dôsci è il confettiere, ma lo speçiâ da mêghi è il farmacista. Fa dolci anche il pastiçê (pasticcere, all’antica busciolâio) che lavora in pastiçerîa, e il cicolatê che fa o vende cioccolato. Il fainòtto (farinaiolo) vende farina, pane e pasta, mentre chi fa il pane è il fornâ (fornaio). Il frisciolâ vende frisceu e il tortâ torte. Ed oggi sempre più persone vanno dal rostiçê che confeziona e vende cibi. Infine ci sono le butêghe da artixàn (artigiano). Il strapontê (materassaio) che rifaceva le strapónte (materassi) è scomparso, così come è scomparso l’amolìtta (arrotino); pure il capelâ, che fa o vende cappelli, è di fatto rimasto senza lavoro. Resistono il fràvego (orafo e orefice), il relêuiâ (orologiaio), il peruchê (parrucchiere); continua a fare affari il latonê (ottoniere), mentre i masachén (muratori) sono sempre di più persone straniere.

Chi no à âtro pàn, o fornâ o ghe-o brûxa
(Una “legge di Murphy” ante litteram)

Franco Bampi

Tutte le regole di lettura sono esposte nel libretto Grafîa ofiçiâ, il primo della serie Bolezùmme, edito dalla Ses nel febbraio 2009.

Frutta autunno-inverno
Cose da contadini
Acqua e fango
Mare/male
Cose da ladri
Lavoro
Spazzatura
In villa
Pesci
Maschile e femminile
Parolle veraci
Numeri
Preti
Religione
A scuola
Botteghe
Reti da pesca
Crolli
Giochi d'azzardo
Carnevale
Sposi
Bambini e ragazzi
Panvocàliche in zenéize
Palindromi zeneixi
Mezzi di trasporto
Acqua e tubature
Consonanti finali
La Repubblica di Genova
Vocali aperte e chiuse
Neve
Giocare all'aperto
Zugâ a Lêua
Locuzioni avverbiali
Vocali lunghe e corte
La gente
False alterazioni
Parole in disuso
Falegname 2
Troncamento
Monete antiche
Monete
Muratori
Parole difficili
Parole facili
Inglesismi
Il gioco del calcio
La notte bianca
Estate
Frutta
Parole in -eû
Parole dimenticate
L'acqua
Il Bucato
Parole in -eu
Il pranzo di Natale
Cognomi
Colori
Cose da bambini
Carrucole
Carte da gioco
Spagnolismi
La farina
Parole in -æso
Le noci
Natale
Porte e finestre
Bambinese
La castagna
I parenti
Le imbarcazioni
Il bosco
In cantina
I quartieri di Genova
Le Casacce
L'orlo
Nota sulle "vegette"
Le parole del Natale 2
In ufficio
Pesci
Sapori ed erbe
Parole in -gion
Cose da sarti
Pugni e sberle
In cucina
Falegname
Uccelli
Arabismi
Dormire
Malattie
Giochi e giocattoli
Strumenti musicali
Insetti
Vestiti
Corpo umano
Regole di grafia
Pasta
Metàtesi
Pentole e secchi
Legumi, pasta, farina
Attenti all'italiano!
Francesismi
Alberi e piante
Comprare il cibo
La cucina
Le parole di Pasqua
La casa
Nomi astratti
Le parole del Natale
Essere...
I rumori
Le parole dell'uva
Italianismi

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