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V
di Umberto Violante

“Va’ più veloce, Virginia”.

“Ma io voglio vivere, Vinicio”.

“Allora si va verso Verona, chè vorrei visitarla”.

“Ma va’! Vorrei, invece, visitare Vicenza. E’ più vivace”.

“Volgiamo verso Venezia, allora. E’ più vicina”.

“Oh, che volubilità! Va’ più veloce, volgi, voglio...”

“Vittimizzati, su!”

“Voglio andare a vivere con Vittorio”.

“Il vicino? Va’, va’ pure! Vi ci vedo vivere in una villetta vuota, con vestiti vetusti, vasi di vile vetraccio e una vecchia vettura per viaggiare nella Versilia”.

“Villano! La villa, non la villetta, di Vittorio, è vastissima. La si vede sulla vetta del Vettore”.

“Già, è così voluminosa che la si vede pure dal Vaticano”.

“Vaffan...”

“Vipera!”

“Vigliacco!”

“Vacca!”

“Vitellone!”

“Ecco, vedi? Vorresti esser vedova come Valeria, che visse un ventennio con un vetraio veneziano”.

“E’ verissimo che lo vorrei. La vicinanza con un verme mi fa vomitare”.

“Vomita pure, ma voltati”.

“Vorrei... vorrei... vivisezionarti!”

“Va bene. Che violenta virago!”

“Vittorio, la vettura vibra sulla via. Vedi?”

“Voglio virare un po’ il volante verso il viadotto”.

“Oh! Nella violenza della virata mi si è versato il vino Valpolicella sul vestitino di velluto verde”.

“Tanto è vecchio”.

“Ne vorrei uno viola con dei volant in vita”.

“Vai a vestirti da Vittorio”.

“Va’ a vangare!”

“Vunciona! Vorresti vestiti di Valentino per versarvi vini, visciole e vettovaglie varie?”

“Non voglio vestiti, i vecchi mi vanno e a Vittorio vado bene così”.

“Si, vestita di vite”.

“Ecco la vecchia Viterbo, Virginia”.

“Viterbo!? Ma... non visitavamo il Veneto?”

“Che vuoi, così va la vita. Vai verso il Veneto e vedi la Valtellina, vai verso il Volturno e vedi... Vienna”.

“Ma... vaneggi?”

“Sì, vaneggio per vizio. Vuoi un vermouth?”

“Voglio votare per Walther”.

“Ah, non vuoi più vivere con Vittorio?”

“Walther Veltroni. Voglio votarlo.”

“Io lo valuto un po’ vanesio. Al venerdì lo vedo nel viale sul velocipede che va a vedere “Via col vento”, “ Viridiana”, “La viaccia”. Mai una volta che veda un varietà, un videoclip”.

“Una volta lo vidi in un vespasiano con una vergine”.

“Che vergogna!”

“Invece è verecondo. Voleva vomitare non visto, ma la vergine lo vide e volle visitarlo. Era una veterinaria”.

“E’ un po’ che viaggiamo sul veicolo. Vedi che viavai sulla via?”

“Vorrei un ventaglio. C’è il ventilatore?”

“Vediamo. Vaporizzatore, valvole, vademecum...No, il ventilatore è senza ventola, ma ho un vocabolario”

“Vattelo a vendere e vernicia la vettura”.

“Volo in un vivaio di vongole veraci e lo vuoto”.

“Che vorace!”

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