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F
di Umberto Violante

Federico Felloni, fresco fanciullo fiorentino, faceva fatture fasulle per fornitori facilmente frodabili in una fatiscente fabbrica di Fiesole.

Nel fienile della fattoria Filomena, una fantesca formosa e fedifraga, festeggiava felice il fidanzamento con il fornaio Filippone, furbo e facoltoso, ma anche furfante e faccendiere.

“Facciamolo fuori nella foresta più frondosa, poi, frollatolo, ficchiamolo in una fossa per fuorviare i forestieri” si figurarono Federico e i fratelli, fantasiosamente feroci. Ma il fine era fregargli la fidanzata, la femmina che faceva farneticare Federico con la falcata felina e la figuretta flessuosa. Il fratellastro Fabrizio, un finocchio falso e fellone, finì a ferragosto col fratturarsi il femore durante una fiera; con una fibula ferrea se ne fissò i frammenti, fasciandoseli con un fazzolettone fucsia a fiorellini, firmato Ferrè.

Federico, frastornato dal fatto che aveva falciato il familiare, fracassò con furia forchette e fondine, ferendosi al fianco e alla fronte con una freccia finita fra la ferraglia e fuori dalla faretra di finissimo faggio. Con un frusto farsetto, fradicio di fango, febbricitante, fece fuori con furibondi fendenti la folla festante che si frapponeva fra la ferrovia e il fuggiasco. Fomentando la foga, fronteggiò alla frontiera la finanza che fermava i fuorilegge forniti di fucili, facilitando invece la fuga dei fuorilegge forniti di fionde. Con falcate da fondista si fermò alla foce del fiume Flumendosa, fetente per la fuoriuscita delle fognature finitime. Fiutandole finì giù nel fondale fino alla faringe, fissando dei fagiani fluttuanti fra le foglie che, furbacchioni, fotografavano folaghe affinché fornicassero fra la fauna e la flora.

Il Felloni, fornito di una forbice di ferro, forò il fusto di un folto frassino che fungeva da fustigatore di facili farfalle, indi formulò una frase con fermezza:

“A febbraio il fiorentino, forzuto e fascinoso Federico Felloni, si farà frate francescano e farà fioretti a non finire! Forse”.

Fu così che finì come farmacista nella fornitissima foresteria di Farfa, fornendo fumetti e filmini a fanatici delle fiction e fecondando con la frequentazione formose fanciulle in fiore di famiglia facoltosa, che di Federico si erano fidate.

Che fesse!

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