Luigi Ferrando
zeneise@francobampi.it
 

Intrâ > ...e chi i âtri > Mescciûa > Luigi Ferrando
[ Inderrê ]

Luigi Ferrando, nato intorno al 1870 a Rivarolo, fratellastro del Notaro G.B.Ferrando, era impiegato presso l'Esercizio Molini.

Compagno di allegra brigata giovanile con il dottor Pippo Ferrando, medico e validissimo giocatore di bocce; con Alfredo Gismondi, medico e studioso del dialetto, poeta e compilatore del noto dizionario genovese; con Gigi Orengo jr., poeta e commediografo; con Mario Agrifoglio ed altri.

Gli venne attribuito il soprannome di "gi -go -tâ" perché in campagna, a Rossiglione, portava gli amici ad ascoltare il rumore-musica dei piccoli magli (maggetti o majetti) che mossi dall'acqua venivano usati dagli artigiani del luogo per battere il ferro e fabbricare grossi chiodi e chiavi "per vecchi muri". Faceva notare gioiosamente a tutti la "musica" fatta dal maglio quando si sollevava "giii", poi il momento prima della caduta "gooo" e poi il "tâ" quando il maglio, lasciato libero, batteva sul ferro posato sull'anchise (incudine).

Luigi Ferrando si sposò ed ebbe due figli.

Scriveva poesie che non firmava, sì che talvolta alcuni amici se ne servivano, spacciandole per proprie.

La filastrocca "O Giasemin" è uno dei suoi lavori più lunghi: faceva parte del suo bagaglio quando nelle feste di fine anno andava ai veglioni, e la recitava vestito da Paisàn: la scrisse ai primi del secolo.

Luigi Ferrando morto nel 1911.

Nota. - La Sciùsciapia Borlatoìn citata nel testo è la famosa medium Eusapia Paladino, ricordata, tra l'altro, da Barzini jr. in un suo scritto. Le notizie qui riportate mi sono state fornite dal Signor Roberto Ferrando, figlio del dottor Pippo Ferrando, sopracitato.

Sandro Patrone