liguria@francobampi.it

Home > Congresso di Vienna: 1814 > La perdita dell'indipendenza di Genova > Raccontata da Luigi Tommaso Belgrano

[ Indietro ]

La perdita dell'indipendenza di Genova
raccontata da Luigi Tommaso Belgrano

(...) a' 13 novembre il principe di Metternich, radunato il Congresso, proposevi all'impensata la ratifica dell'articolo riguardante l'unione del Genovesato al Piemonte. Lord Castelreagh, il quale più di ogni altro ministro tenevasi vincolato per fortissimi patti alla corte di Sardegna, ed alle istanze di cui erasi la proposta avanzata, levossi ad appoggiarla con parole alte e con piglio severo e minaccioso; meravigliando che si volesse ora mettere in dubbio quanto, essendo stato innanzi convenuto e sancito in Parigi, tenevasi da alcuni mesi come compiuto. A lui dunque aderirono pienamente i ministri di Russia e di Prussia, di Portogallo, di Svezia, e , dopo qualche ripugnanza, quello pure di Francia. Il Labrador solamente, adducendo come l'articolo segreto firmato in Parigi null' altro per la Repubblica Genovese importasse fuor di un compenso per la parte della Savoia ceduta alla Francia, protestò formalmente e si rifiutò costantemente alla sanzione.

...omissis...

Non appena in Genova penetrò la notizia di queste finali decisioni, il popolo avrebbe voluto levarsi coll'armi, e solo con esse alla mano cedere all'imperio della forza. Ma Gerolamo Serra, che al riverito nome congiungeva la prontezza e l'efficacia del dire, dopo di avere dimostrato l'intero voto d'Europa assolutamente contrario all'esistenza dello Stato genovese, ebbe il contento di risparmiare all'amatissima patria una nuova e tremenda sciagura. Si ritrasse poscia nel proprio palazzo; e perché il temporaneo Governo aveva a lui conferito ogni potere, attese così da solo a dare le ultime provvidenze; finché nel giorno 26 dicembre, officialmente avvertito da un Giovanni Dalrymple (colonnello che il Bentinck aveva lasciato suo vicario presso la Repubblica) del termine della sua missione, diresse a' consoli residenti in Genova per le potenze straniere una Circolare eloquente e passionata, in cui riassunte le ragioni dei genovesi alla propria independenza, ed i fondati motivi pei quali si era sperata, partecipava loro l'inesorabile sua perdita. Convocato quindi per l'ultima volta nelle proprie stanze il Senato, vi fece leggere da Ettore Figari, segretario della Repubblica, alla presenza del colonnello Dalrymple, il seguente Proclama (era stato concertato fino dal 30 novembre, in una adunanza segreta del Governo, nota a pié di pagina), e ricevé dal medesimo la permissione di pubblicarlo.

Tratto da Luigi Tommaso Belgrano, Della vita e delle opere del Marchese Gerolamo Serra, Genova, Sordomuti, 1859, p. 44-46.

[ Indietro ]