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Proclama dei Governatori e Procuratori
della Serenissima Repubblica di Genova

Informati che il Congresso di Vienna ha disposto della nostra Patria riunendola agli Stati di S. M. il Re di Sardegna risoluti dall'una parte a non lederne i diritti imperscrittibili, dall'altra a non usar mezzi inutili e funesti, Noi deponiamo un'Autorità che la confidenza della Nazione e l'acquiescenza delle principali Potenze avevano comprovata.

Ciò che può fare per i diritti e la restaurazione de' suoi popoli un Governo non d'altro fornito che di giustizia e ragione, tutto, e la nostra coscienza lo attesta e le Corti più remote lo sanno, tutto fu tentato da noi senza riserva e senza esitazione. Nulla più dunque ci avanza se non raccomandare alle Autorità Municipali, Amministrative e Giudiziarie l'interino esercizio delle loro funzioni, al successivo Governo la cura delle truppe che avevamo cominciato a formare, e degl'Impiegati che han lealmente servito; a tutti i Popoli del Genovesato la tranquillità, della quale non è alcun bene più necessario alle Nazioni.

Riportiamo nel nostro ritiro un dolce sentimento di riconoscenza verso l'Illustre Generale che conobbe i confini della vittoria, e una intatta fiducia nella Provvidenza Divina che non abbandonerà mai i Genovesi.

Dal Palazzo del Governo, li 26 Dicembre 1814.

GIROLAMO SERRA, Presidente del Governo

SENATORI: Fr. Antonio Dagnino, Ippolito Durazzo, Carlo Pico, Paolo Girolami Pallavicini, Agostino Fieschi, Giuseppe Negrotto, Giovanni Quartara, Domenico Demarini, Luca Solari, Andrea Deferrari, Agostino Pareto, Grimaldo Oldoini.

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