Quando parleremo di Genova?
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Il Lavoro - Repubblica Lunedì 29 settembre 1997
Intervento

Stranissima e anomala campagna elettorale! Cominciata con largo anticipo, ha sùbito registrato posizioni molto critiche all'interno della sinistra per capire se il licenziamento di Sansa, buttato via come un fazzolettino sporco, sia stato democratico o no.

Lascio volentieri a loro ogni decisione. Fatto sta che Pericu è il candidato del Pds (l'Ulivo che cos'è?) nonostante lo stesso avesse dichiarato che si sarebbe candidato solo se non fosse stato alternativo a Sansa. Dopo la candidatura ha dato l'interpretazione autentica di quanto ha detto: lui si sarebbe candidato a patto che tutta la coalizione lo avesse designato. Prendo atto che, secondo Pericu, non c'è dibattito nella coalizione sul licenziamento di Sansa, ma sono tutti d'accordo sulla sua designazione. Lascio ai suoi sonni il giudizio sulla sua coerenza.

Pericu, è noto, aveva aderito al Partito Socialista. Guai a dirlo! Nonostante lo stesso D'Alema, riferendosi all'altra farsa politica, la candidatura di Di Pietro, affermi che sarebbe bene astenersi dalle querele per privilegiare la politica, quando Baget Bozzo ha scritto che Pericu è stato socialista ha ricevuto una querela con richiesta danni per un miliardo (pifferi!) di lire. Ci dica allora Pericu se i suoi avversari, come io sono, devono stipulare una assicurazione contro le sue intemperanze giudiziarie. Tuttavia, se Pericu sia stato socialista e oggi sia comunista o quant'altro la fantasiosa dialettica della sinistra voglia asserire è un problema di linguaggio, non di dibattito essendo certa la risposta.

Altra schioppettante trovata dell'inesauribile Pericu: si comporta come se la città non fosse mai stata amministrata da nessuno, tanto meno dai comunisti (chiamateli un po' come vi pare) che hanno governato per venticinque anni. Ecco la trovata: il sindaco dei carruggi! Ma, diversamente dal Polo, proprio il Pds mediante l'assessore pidiessino Casissa ha voluto un riordino delle circoscrizioni che abolisce il centro storico come circoscrizione autonoma. Contrasto con i suoi sostenitori? L'idea è comunque balzana perché non è con le mille autorità della sinistra, con i forum, i coordinamenti, le assemblee e le affermazioni truffaldine di falsa democrazia, che è invece regime, e di fasulla solidarietà, che è bieco sfruttamento dei deboli, che si risolvono i gravissimi problemi del cuore di Genova. Ma Pericu lo sa? Sa che l'orrendo piano del traffico, il vuoto piano regolatore, la devastazione della strada a mare, e via dicendo, sono stati approvati tutti, con grande entusiasmo ed enfasi, dalla coalizione che lo sostiene?

La campagna elettorale della sinistra sta rivelandosi una grande presa in giro per i cittadini genovesi. Chiedo allora a Pericu, alla sinistra, ai demagoghi di sempre, parolai e nulla facenti: quando parleremo dei problemi di Genova? E chiedo ai genovesi: quale sarà l'affidabilità di un obbediente candidato, Pericu, perdente per vocazione che può vincere solo per disciplina di partito, che non sa, o addirittura rinnega ciò che con grande entusiasmo il Pds ha sostenuto durante la fallimentare amministrazione Sansa?

Genova: quando alzerai la testa?

Prof. Franco Bampi
Consigliere Comunale
(Forza Italia)

Genova, 17 settembre 1997