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L'IMPEGNO

In Alto Adige
case efficienti

L'energia «pulita»
La Provincia autonoma dell'Alto Adige accelera sulle fonti alternative, che già oggi coprono una quota del 43% sul totale del fabbisogno. Lo scorso anno sono stati destinati al risparmio energetico 23 milioni, cifra confermata quest'anno.

Teleriscaldamento
In primo piano spiccano le biomasse, nel 2005 la produzione locale è ammontata a 650mila metri cubi, pari al 18% delle materie prime energetiche utilizzate. Attualmente sono trentacinque le centrali a biomasse in funzione. Il teleriscaldamento assicura 175 milioni di kilowattora l'anno.

Il primato
Anche il fotovoltaico ha un peso crescente nei programmi provinciali. A tutt'oggi sono in funzione un centinaio di impianti fotovoltaici, che secondo i piani dovrebbero triplicare nei prossimi due anni. Un risultato che consolida la leadership sudtirolese: oggi si calcola che sia installato nella provincia il 30% dei i pannelli solari italiani.

Case «verdi»
Il piano "Casa clima» incentiva la realizzazione di abitazioni nel rispetto dell'ambiente e ad alta efficienza energetica, agevolando gli utenti nell'acquisto o nell'affitto grazie alla trasparenza dei costi energetici.

 

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Il Sole 24 Ore- Nord Ovest
Lunedì 2 ottobre 2006

Energia. Spazio alle tecnologie «verdi»

Bolzano, quasi metà del fabbisogno arriva da fonti alternative

Massimiliano Bona


Il sempre maggiore ricorso a fonti alternative è uno dei cardini della politica energetica in provincia di Bolzano. A giocare un ruolo centrale è la biomassa e a fine 2005 la produzione è stata di 650mila metri cubi, pari al 18% delle materie prime energetiche utilizzate. Grazie al teleriscalmento è stato possibile arrivare a 275 milioni di kW/h l'anno, cui bisogna aggiungere altri 150 milioni prodotti con altri impianti. «In Alto Adige - spiega l'assessore provinciale Michl Laimer - sono in funzione 35 centrali a biomassa. Grazie a esse ogni anno riusciamo a risparmiare 43 milioni di litri di petrolio, con vantaggi intuibili a livello ambientale, senza dimenticare 1'aspetto economico: se negli ultimi dieci anni il prezzo del petrolio è cresciuto del 70%, quello del legname è salito del 2,5%». La crescente richiesta di legname potrebbe però portare presto a una penuria di materia prima, con la lievitazione dei costi. Ciò induce Laimer a frenare, specie in prospettiva. «In questo momento - aggiunge - chi sta pensando di realizzare una centrale a biomassa deve tenere in debita considerazione l'economicità dell'opera». La biomassa ha contribuito a rivitalizzare il settore legato allo sfruttamento del bosco.

Invariati gli stanziamenti
Nel 2005 la Provincia di Bolzano ha stanziato 23 milioni per il risparmio energetico, cifra che è rimasta immutata rispetto al 2004. «Puntiamo -continua Laimer - anche sul fotovoltaico, mentre per l'energia eolica non sembrano esserci prospettive di ampio respiro, in quanto il problema maggiore è rappresentato dalla necessità di conciliare queste iniziative con la tutela del paesaggio. Da anni siamo impegnati a ridurre il fabbisogno energetico e con soddisfazione possiamo constatare che il 43% dell'energia altoatesina è coperto da fonti alternative. Poco meno di un terzo dei nostri comuni fa già ricorso questa risorsa. Relativamente al metano, la copertura del territorio si aggira sul 25%, mentre il 30% dei pannelli solari italiani sono altoatesini».


ALLA LUCE DEL SOLE
Già in funzione 100 impianti
fotovoltaici, saliranno a
quota 300 entro fine 2008.
La Provincia incentiva
il settore con 23 milioni l'anno


Gli impianti fotovoltaici in funzione sono poco più di 100, ma entro il 2008 - secondo le stime dell'ufficio risparmio energetico della Provincia - sarà possibile raggiungere quota 300, Nel 2OO3 è stato poi fondato Renertec, centro di competenza per le energie rinnovabili che promuove progetti con attori locali e partner europei. La Provincia ha promosso inoltre "Casa Clima», un'iniziativa che punta a premiare l'utilizzo di materiali e soluzioni che abbattono i consumi energetici. A Varna, in val d'Isarco, in estate è stato completato il primo condominio privato "Casa Clima Oro", che ha ottenuto la più alta qualifica in tema di risparmio energetico. «La casa - sottolinea l'assessore Laimer - consuma meno di un litro di gasolio per metro quadro l'anno. In 12 mesi si arriva a 270 litri di combustibile al posto dei 5mila che costituiscono il consumo in un edificio tradizionale».

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