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Il Sole 24 Ore - Nord Ovest
Mercoledì 13 settembre 2006

Nel Savonese al via i lavori per realizzare il quarto impianto nella regione

A Carcare una centrale a biomassa


CARCARE
Carcare in provincia di Savona - 5.700 abitanti - è al centro di un progetto pilota che prevede la costruzione di una centrale per la produzione di calore a biomassa forestale. Si tornerà, insomma, a riscaldarsi con la legna. «La centrale che verrà realizzata - dice Ilario Baccino, assessore ai Lavori pubblici del Comune - vuole essere un contributo, per quanto piccolo, a politiche di valorizzazione del territorio, tra i più boscosi in Italia. Il risparmio che ci proponiamo di ottenere è soprattutto ambientale». La centrale da un mW di potenza costerà 600mila euro. Duecentomila sono stati già stanziati dalla Regione Liguria (delibera 393 del 24 maggio 2006). Are Liguria, che dalla Regione ha ricevuto l'incarico di seguire le sperimentazioni del Piano energetico, si propone di replicare il "progetto pilota". Va detto che impianti di questo tipo non si sostengono economicamente da soli. Occorre, in ogni caso, un contributo pubblico che copra dal 30 al 50% del costo di realizzazione. Il resto del capitale lo si reperirà sul mercato, attraverso un bando pubblico che consentirà al vincitore di aggiudicarsi la gestione della centrale e della fornitura di energia (termica o elettrica) per un certo periodo. «Ogni 15 anni circa - aggiunge Baccino - il bosco ha bisogno di essere tagliato. La realizzazione della centrale termica darà impulso alla filiera del bosco. Non abbiamo intenzione di "importare bosco" per alimentare la centrale. Anzi, riteniamo che la realizzazione della centrale, oltre a creare qualche posto di lavoro, sarà uno stimolo a tenere puliti i boschi, a creare e mantenere le strade tagliafuoco, a eliminare gli strati di foglie morte che rendendo impermeabile il terreno, aumentano i rischi di frane e alluvioni». Per realizzare la centrale e la rete di teleriscaldamento che convoglierà il calore prodotto dalla combustione del "cippato" (materia forestale non lavorabile dall'industria del legno} in scuole e strutture sportive occorreranno 6-8 mesi. Nella caldaia della centrale di Carcare ogni anno verranno bruciate mille tonnellate di biomassa forestale. Quello di Carcare non è, in Liguria, un esempio isolato. Dai primi mesi del 2005 anche a Rossiglione e Campoligure nell'entroterra di Genova, sono in funzione due centrali termiche alimentate a biomassa rispettivamente di 1,2 e 0,7 mW e in questi mesi è in costruzione un nuovo impianto dello stesso tipo a Masone (1,3 mW). Si tratta, anche in questo caso, di centrali per la produzione di energia termica. Anche qui si brucia biomassa proveniente dai boschi circostanti. Infine, la Regione Liguria ha deliberato un proprio intervento per la copertura del 30% dei costi di realizzazione di un impianto cogenerativo da 2,5 mW circa, per la produzione di energia termica ed elettrica in Valle Arroscia (Imperia). L'impianto, la cui costruzione comincerà l'anno prossimo, sarà il primo del suo genere in Liguria.

S.Te.

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