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Prono - Provincia Notizie
Mercoledì 13 settembre 2006

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Provincia: Giunta e Consiglio uniti per la bimba bielorussa Maria


"La vita di una bambina vale più di ogni ragion di Stato" ha detto il presidente della Provincia Repetto, che ha scritto al ministro D’Alema e ai genitori. Consiglio unito sulle espressioni di opinioni del presidente Cavelli e del capogruppo di An Bozzo.

Genova, 13 - Vicini, vicinissimi a Maria, la bimba bielorussa vittima di sevizie e abusi nell’orfanatrofio di Vileika, e alla coraggiosa e difficile battaglia della coppia dei suoi genitori affidatari di Cogoleto. Tutto il Consiglio e la Giunta della Provincia di Genova sono "uniti e compatti" come è stato detto nella discussione su questa drammatica vicenda, aperta in Consiglio dalle espressioni di opinioni del presidente del Consiglio Mauro Cavelli e del capogruppo di An Agostino Bozzo, con gli interventi del presidente della Provincia Alessandro Repetto, che ha scritto al Ministro D’Alema per chiedere il suo intervento e ai genitori affidatari di Maria, degli assessori Eugenio Massolo e Giulio Torti e dei consiglieri Maurizio Barsotti (FI), Andrea Cuneo (UDC) Roberto Demontis (PRC). "Ho sentito troppi commenti improntati al diritto internazionale - ha detto Repetto - ma la dignità, la volontà e la vita di una bambina valgono più di qualsiasi ragion di stato". Il presidente della Provincia "facendosi interprete dei sentimenti di tutta l’Amministrazione e dei cittadini genovesi profondamente turbati" ha inviato una lettera ad Alessandro Giusto e Maria Chiara Bornacin, genitori affidatari di Maria per confermare la propria solidarietà e offrendo disponibilità per ogni ulteriore intervento. "Ho provveduto - ha scritto inoltre - a inviare al Ministro degli Affari Esteri, onorevole Massimo D’Alema, un pressante invito ad intervenire sulla vicenda per consentire che la bambina possa restare con voi, ritrovare la serenità di cui ha bisogno e dimenticare i terribili momenti trascorsi nell’istituto di Vileika". La Provincia potrebbe eventualmente anche proporsi come affidataria della bambina, insieme al Comune di Cogoleto, propone il presidente del Consiglio Provinciale Cavelli, esprimendo la "vicinanza a Chiara e Alessandro, che conosco molto bene, persone che devono avere l’ammirazione di tutti, anche se a una analisi fredda il loro gesto può risultare sostanzialmente improprio, ma è derivato tutto dall’amore per questa bambina, per la quale domani sera Cogoleto promuove una fiaccolata". Per Bozzo c’è bisogno di un atto del Consiglio che "rafforzi tutto il nostro sostegno a Maria e ai due genitori affidatari che agiscono, rischiando gravi conseguenze penali, solo nel nome dell’affetto e dell’amore, una cosa oggi rarissima". Barsotti parla da medico, (come molti oggi hanno parlato anche da genitori) per raccontare l’esperienza di suoi pazienti affidatari di altri bambini bielorussi: "ho scoperto un mondo medievale - dice - di questi istituti per l’infanzia in Paesi che da poco hanno assunto l’indipendenza rispetto al governo centrale di Mosca, quando i controlli erano molto più severi ed efficaci. La legalità va ricontrollata e serve aiuto per tutte le coppie che hanno bambini affidati o adottati". Cuneo "molto colpito da questo dramma" ha espresso "totale disponibilità e collaborazione a contribuire a risolvere questa situazione così delicata con le istituzioni che hanno il compito e anche il dovere di intervenire". Demontis ha detto "questo caso può farci capire che è la punta di un iceberg nel mondo dell’infanzia istitutizzata. Bisogna superare il quadro normativo nazionale, dando più spazio, per esempio, al diritto di asilo per i minori". L’assessore Massolo, nella "piena comprensione per l’atteggiamento della famiglia di Cogoleto" ha detto che "forse vanno ripensati anche tutti gli aspetti di questi movimenti internazionali di minori. La Bielorussia è al di fuori delle regole dell’Aja sulle adozioni internazionali, che sono un modo per far avere una famiglia a bambini che non potrebbero averla altrimenti e vanno fatte secondo regole e procedure internazionali corrette." L’assessore Torti ha annunciato che la Provincia, per far arrivare in tempo utile (il volo partirà venerdì) all’aeroporto di Roma gli altri bambini bielorussi che la drammatica vicenda di Maria aveva bloccato a Genova, ha messo a disposizione un pullman di Atp. “Mi auguro che tutto possa concludersi nel modo migliore - ha detto - per Maria, i suoi genitori affidatari e senza conseguenze negative per i soggiorni dei 30.000 bambini bielorussi che ogni anno vengono in Italia".

13/09/2006 - 17:37 - Pro.No. 2006 690/179/5 - PROV - SV/sv

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