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Corriere Mercantile
Martedì 12 settembre 2006

AGGHIACCIANTE DATO CHE RIGUARDA GENOVA

Inquinamento: 700 morti all'anno

Gennaro (Ist): «Lo studio condotto dall'Oms è estremamente attendibile»


  Secondo i ricercatori
che hanno preso in
esame le tredici
maggiori città italiane, il
9% dei decessi sono
causati dalle polveri
sottili

 

Ogni anno a genova muoiono 700 persone a causa dell'inquinamento. Attenzione: il numero, già di per sé spaventoso, si riferisce solo ai decessi determinati dalle Pm10 (le polveri sottili), ai quali si devono aggiungere le morti causate dagli altri agenti inquinanti. A determinare il dato è uno studio condotto dalla sezione europea dell'Oms (l'organizzazione mondiale della sanità), che ha preso in esame le tredici maggiori città italiane. «Gli autori della ricerca - spiega Valerio Gennaro, referente a Genova dell'associazione medici per l'ambiente nonché medico epidemiologo dell'Ist - hanno preso in considerazione i decessi che si verificano in una giornata italiana "normale" e le morti che invece avvengono nei giorni in cui le centraline segnalano picchi di inquinamento. Ad essere colpite sono persone che hanno già delle patologie e che proprio per le loro condizioni di salute non riescono a sopportare il peggioramento delle condizioni ambientali. Lo studio è estremamente significativo sia perché sono stati presi in esame più elementi (persone decedute divise per età, sesso, quartiere di residenza, ecc.) sia perché non fa altro che confermar analisi condotte in passato da altri soggetti. In pratica, l'Oms arriva ala conclusione che il 9% dei decessi sono causati dall'inquinamento. Dunque, quando si parla di smog o Pm10 non si tratta più di ritenere che, come effetti collaterali, i cittadini possano avere qualche colpo di tosse, ma di danni assai peggiori. E a Genova, con la costruzione dell'inceneritore, la situazione diventerà ancora più insopportabile...». In effetti l'indagine conferma quanto emerso con lo studio "misa2", presentato qualche tempo fa dall'Ist e che riorganizzò i dati genovesi forniti dalle centraline di rilevamento atmosferico (nel capoluogo sono undici) con il numero di decessi per cause naturali. Quello fu un potente atto di accusa contro l'inquinamento, sia quello di origine industriale sia quello determinato dal traffico. L'indagine rivelava un altro dato agghiacciante: se fosse rispettata la soglia massima di concentrazione di polveri, pari a 20 milligrammi per metro cubo, che in Italia sarà obbligatoria solo dal 2010, si potrebbero evitare solo a Genova centinaia di orti all'anno per le conseguenze di questa overdose da pm10. Se, inoltre, si fosse mantenuta la concentrazione di biossido di azoto sotto la soglia dei 40 milligrammi per metro cubo (il limite dovrà essere rispettato solo a partire da quest'anno), anziché una media di 137 decessi, ne avremmo avuti 65 in meno nel capoluogo ligure. Stessa terribile contabilità per l'ossido di carbonio: l'Italia rispetta i parametri di 10-5 milligrammi ma, se a Genova si riuscisse a scendere ancora di un solo milligrammo, si potrebbe "salvare" altre 85 delle 120 vittime annuali uccise da questo gas. Insomma altre vite "perdute" perché i parametri mantenuti a Genova sono ancora troppo alti. Valerio Gennaro avverte: «Se dell'ossido di carbonio si sa di più, non dimentichiamoci che del PM10 o delle polveri sottili si sa poco: si tratta solo di una definizione quantitativa e non qualitativa perché le polveri possono contenere sostanze diverse, da zona a zona o da città a città».

[m.m.]

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