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Corriere Mercantile

Martedì 15 gennaio 2008

DA OGGI RACCOLTA FIRME DEGLI INDIPENDENTISTI LIGURI

«Il re? Sacrifichiamolo al metrò»

La proposta di spostare il monumento equestre:
«Vittorio Emanuele II odiò i genovesi»

Sta lì, al centro di piazza Corvetto, dal 18 luglio del 1886, ma tra qualche mese, dovesse passare la proposta degli indipendentisti liguri, potrebbe traslocare. «Il "pozzo" della metropolitana al posto della "odiosa" statua di re Vittorio Emanuele II» chiedono a gran voce gli esponenti del Mil (Movimento indipendentista ligure), che oggi, dalle ore 14 e sino alle 15.30, davanti a Palazzo Tursi inizieranno a raccogliere firme di sostegno alla loro proposta, da inoltrare poi agli enti locali. «Per collegare la metropolitana da De Ferrari a Brignole - osserva Franco Bampi, presidente del Mil - si renderà necessario realizzare un "foro di ventilazione". Noi proponiamo di costruirlo al centro di piazza Corvetto. Ciò produrrebbe due vantaggi. Primo: non realizzandolo, come purtroppo si sta invece pensando di fare, in Largo Lanfranco, si eviterebbero forti disagi a commercianti, cittadini e alla viabilità. Secondo: realizzando il "pozzo di ventilazione" a Corvetto, si rimuoverebbe finalmente dal centro della piazza il monumento di quel re che autorizzò il "saccheggio di Genova" del 1849, definendo inoltre i genovesi "vile ed infetta razza di canaglie"». Ma come è nata la proposta degli esponenti del Mil? «L'idea ci è venuta dopo essere venuti a conoscenza che il Comune di Genova, in violazione delle norme del piano particolareggiato per la conservazione ed il risanamento urbanistico, storico e ambientale di via Roma e di Galleria Mazzini, aveva portato all'esame della Conferenza dei Servizi il progetto che prevede la realizzazione di un "pozzo di ventilazione" in Largo Lanfranco a servizio della metropolitana, del diametro di 8 metri lineari per 15 di profondità. E allora, considerato che il tracciato progettuale della metropolitana scorrerà esattamente al centro di piazza Corvetto, abbiamo pensato che lo spostamento di qualche metro della realizzazione del pozzo avrebbe permesso la rimozione dell'"odiosa" statua di re Vittorio Emanuele II. Dunque, avanti con le firme, per restituire alla città l'area da anni ingiustamente usata dal re». Gian Nicola Amoretti, presidente dell'Unione Nazionale Monarchica, contesta l'idea del Mil. «Non entro, evidentemente, negli aspetti tecnici legati alla realizzazione del foro di aerazione, dico però che si deve avere rispetto della storia. E allora, evitiamo di spostare una statua la cui realizzazione fu voluta dai genovesi. Le frasi che vengono attribuite a Vittorio Emanuele ("vile ed infetta razza di canaglie") non credo siano mai state pronunciate (il re le scrisse in francese a La Marmora: clicca qui per leggere la lettera, ndr). In ogni caso, Vittorio Emanuele ebbe grandi meriti nella creazione dell'Unità d'Italia». «Gli esponenti del Mil - prosegue Amoretti - hanno ragione a puntare sulla difesa delle tradizioni della nostra terra, però sbagliano ad attaccare Vittorio Emanuele. Piuttosto, invio loro una proposta: perché non facciamo assieme, monarchici e repubblicani, una battaglia nei confronti della Francia per riavere i territori della Savoia e di Nizza che ci vennero ingiustamente sottratti?» (La storia dice cose diverse: clicca qui per leggere cosa riporta Wikipedia. Persino Garibaldi elevò una risentita protesta. ndr) Via la statua dì Vittorio Emanuele, come si presenterebbe esteticamente piazza Corvetto? «Così all'improvviso - dice l'architetto Orazio Dogliotti, autore, tra l'altro, del rifacimento di corso Italia - è difficile esprimersi: sarebbe necessario sapere se il pozzo di ventilazione debba arrivare a raso, coperto da griglioni, oppure se debba essere più elevato e dunque più ingombrante. In ogni caso, sarebbe carino dar vita a un concorso di idee, al quale potrebbero partecipare giovani architetti, laureati da meno di 5 anni». Da Gianfranco Medri, responsabile dei lavori della metropolitana genovese per Ansaldo Trasporti, arriva però uno stop "tecnico" alla proposta del Mil. «Sia chiaro: tutto è possibile, però credo sia assai problematico costruire in piazza Corvetto il foro di aerazione: lì sotto c'è un potasso di acqua, che scende dall'Acquasola. D'altra parte l'area di Largo Lanfranco come sede del "pozzo" è stata scelta al termine di una lunga analisi tecnica. E posso garantire che è quella che creerà i disagi più limitati alla città nel corso dei lavori».

[m.m.]

La statua di Vittorio Emanuele, la cui presenza è contestata

 

 
 

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