Cartelli in dialetto
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Il Secolo XIX Mercoledì 19 dicembre 2001
LETTERE

A proposito del cartello "Zena" spuntato al confine dei Comuni di Genova e Bogliasco, ritenevo fosse una intelligente iniziativa del Comune di Genova, ma ora leggo che la mia gioia era soltanto una illusione.

Forse, chi non apprezza ciò non ha certamente sangue genovese e, pertanto, non può apprezzarne il significato. Nella vecchia Nizza, oggigiorno in Francia ma abitata da una fortissima percentuale di italiani, fa immenso piacere notare che piazze e vicoli hanno le targhe divise a metà, con la denominazione del sito nella parte alta in francese, e l'altra metà, in basso, porta la stessa denominazione in "nizzardo" che poi è il nostro genovese e così troviamo "Ciassa du Gouvernu", "Calada da pescheria" ed altre tante altre targhe che ricordano la storia di Nizza. Mi hanno riferito che ciò si verifica pure a Montecarlo.

Non sarebbe bello che pure a Genova fosse adottata in certi rioni e località che hanno avuto gli splendori della grande "Repubblica di Genova", onde onorarne e ricordarne la storia alle future generazioni e ai turisti italiani e stranieri che vengono a farci visita?

Luigi Corsanego
Genova

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