zena@francobampi.it
Inderê
Il Giornale 10 Dicembre 2009

Sestri. E Burlando fa il Govi per insegnare il genovese

Fabrizio Graffione

Battute scherzose in zeneize. Applausi quando i bimbi intonano Ma se ghe pensö. Citazioni della commedia Manezzi pe’ maia na figgia. Vestito blu scuro, scarpe nere, camicia azzurra e cravatta rossa. Sale in cattedra e interroga, ci tiene a precisare nella lingua che ha origini nel lontano 1291, gli scolari della prima e seconda elementare «Carducci» e «Pezzani». Gli manca il fazzoletto verde nel taschino. E, nella sua genovesissima cantilena, più che un militante della Lega Nord Liguria, sembra essere Gilberto Govi. Tanto che cita il suo commediografo preferito come esempio per le generazioni future.

Il governatore Claudio Burlando, ieri mattina, non si è soltanto divertito alcune ore con i bimbi delle scuole di Sestri Ponente. Nell'edificio di viale Rigon, metà nuovo di zecca, metà storico, ha presentato, insieme al «collega» maestro Franco Bampi, presidente dell'associazione A Compagna, il progetto dell'insegnamento del genovese nelle scuole. Un'iniziativa che sta riscuotendo un enorme successo e che è stata accettata da tutti, destra e sinistra, leghisti e immigrati. Tanto che, ieri mattina, sui banchi con il naso all'insù per seguire la «lezione» di Burlando, c'era pure Robert, un bimbo nigeriano di sette anni, nato nel capoluogo ligure, che conosce, oltre al suo dialetto, l'italiano e l'inglese. E che, come ha promesso al governatore, fra qualche mese comincerà a parlare con i genitori pure in zeneize. «Non dobbiamo perdere - spiega il presidente della Regione - le nostre radici. Il progetto realizzato in collaborazione con l'associazione di Bampi è un valido strumento per diffondere la cultura di casa nostra tra ibimbie i giovani che, purtroppo, spesso dimenticano la cultura del passato. Voglio precisare che, se nelle valli del bresciano la Lega vuole insegnare i dialetti, noi liguri intendiamo insegnare una lingua che ha origini storiche antiche. Si pensi che il primo testo letterario in genovese è del 1291». «Chi non conosce la nostra lingua - sospira Burlando - non potrà mai capire e arricchirsi dei valori di una commedia di Govi. Il maestro della commedia genovese di cui sono appassionato. Il genovese lo parlavamo in famiglia. Ho continuato a parlarlo, insieme a tedesco e inglese, nella vita di tutti i giorni. Mi è stato utilissimo quando discutevo le questioni del porto e lo parlavo con lo scomparso console Batini».

I bimbi coinvolti nel progetto sono 1260 in 51 classi genovesi. Riceveranno libri didattici, un manuale di grafia, due manualetti per la coniugazione dei verbi, un libro di lettura completamente in genovese, un vocabolario e un libro di storia. «Tutto materiale - spiega Bampi - realizzato gratuitamente da volontari dell'associazione A Compagna».

Inderê