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Inderê
Il Secolo XIX Venerdì 7 gennaio 2005

FUNZIONE IN DIALETTO

A San Niccolò del Boschetto
il vangelo è in genovese

Mentre in cattedrale si celebrava la messa per la Festa dei popoli di tutte le nazioni, con brani in spagnolo, portoghese, inglese, francese e tedesco, a San Niccolò del Boschetto don Sandro Carbone, rettore del santuario della Vittoria, ha celebrato, insieme a don Alberto Parodi dell'Opera Don Orione della castagna, la "messa zeneize", in dialetto dalla "liturgia da paròlla" alla benedizione finale, predica compresa. Una celebrazione in cui i Magi domandano: «Donde l'é nasciuo o rè di Giudei? De fæti emmo visto a seu stella inte l'oriente e semmo vegnui pe adoralo».

Una celebrazione che rinnova le messe in dialetto che al santuario della Vittoria sono diventate un appuntamento tradizionale, voluto da don Sandro Carbone nel segno della tradizione e della riscoperta della "lingua genovese" ma che al Boschetto è stata una novità assoluta. Con la partecipazione entusiasta dei genovesi che hanno riempito la chiesa un una data da non dimenticare: zeuggia sei de zenâ do doimilaçinque.

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