Opposizione, mani legate
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Il Lavoro - Repubblica Sabato 13 maggio 1995
Interventi

Riceviamo e pubblichiamo.

Caro dottor Manzitti, sono d'accordo con Lei che «il grande errore ripetuto dalla Destra anche in queste elezioni è quello di non riuscire a trovare un personale politico» (25 aprile 1995).

Condivido il pericolo, per me terrore, «di affondare sotto una lunga linea grigia, di governi omologhi, di unanime centro sinistra, Sansa-Mori-Vincenzi» (12 maggio 1995). Sono perplesso invece circa la Sua diagnosi sul fatto, peraltro verissimo, che viviamo «una situazione nella quale non esiste di fatto una vera e propria opposizione ai nuovi governi degli enti locali» (4 maggio 1995). L'opposizione non esiste in quanto il legislatore, nella frenesia di voler garantire la governabilità a tutti i costi, ha creato dei sindaci-autocrati «dimenticandosi» di fornire efficaci strumenti legislativi per far sì che l'opposizione possa svolgere quel ruolo di critica, di controllo e, perché no, di proposta che le dovrebbe essere proprio. Diciamolo chiaramente ai cittadini: qui a Genova Sansa fa, ope legis, esattamente ciò che vuole!

Dissento infine sul fatto che l'attuale Giunta comunale «appare, grazie a Sansa, prima di tutto indipendente, separata da quel Pds onnivoro» (12 maggio 1995). In realtà la Giunta Sansa è il passacarte del Pds onnivoro: ma è così incapace di tutto da non riuscire minimamente neppure dove i comunisti sono maestri e quindi, forse, il 22 si farà lo sciopero dei dipendenti comunali proprio contro la Giunta!

Ma spieghi ai Suoi lettori - e anche a me, lettore affezionato - cosa di buono ha fatto la Giunta Sansa. Circa il porto: nulla, se non un rapporto di convenienza tra l'aspirante Capocaccia, ternato, e il Sindaco che non sa che pesci pigliare. Nei vicoli? È guerra: l'insipienza dimostrata dalla Giunta nell'affrontare il problema vicoli e, drammaticamente, il problema Expo è totale: e non c'è nemmeno un gabinetto per gli incauti visitatori dell'Acquario!

Del Prg non posso parlare perché, come tutti i consiglieri comunali e, suppongo, i cittadini, nulla so perché nulla è stato detto, a parte le sistematiche banalità dell'assessore Nosengo. Potrei continuare quanto vuole, e lo farò se riterrà opportuno darmi spazio, ma voglio concludere invitandoLa ad una riflessione e ad una risposta: non ritiene sia meglio, nell'interesse della città, che questa Giunta, e con essa tutto il Consiglio Comunale, se ne vada a casa?

Sappia che io sono pronto da subito a fare le valigie pur di mandare a casa questo irresponsabile Sindaco, incapace di tutto, ma abilissimo nel danneggiare la nostra città, la nostra Genova.

Lega Italiana Federalista
Il Consigliere Comunale
prof. Franco Bampi

Genova, 12 maggio 1995.