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Il Secolo XIX
Edizione del Levante

Martedì 24 agosto 2010

LA PROPOSTA

«Depuratore a Rapallo? Dentro le montagne»

L’idea dall’impianto in Val Pusteria che serve dieci Comuni

Silvia Franchi

RAPALLO. No al depuratore in centro città, nel mezzo delle abitazioni; sì, invece, a un impianto ricavato all'interno della parte collinare del territorio rapallese. La proposta giunge dal Mil, Movimento Indipendentista Ligure, a seguito delle polemiche che aleggiano da qualche mese a questa parte su piazzale Daneri, ovvero l'area situata a ridosso della stazione ferroviaria in cui è previsto il potenziamento dell'esistente impianto di depurazione primaria. Progetto che ha sollevato il malumore di un consistente gruppo di abitanti della zona, molti dei quali hanno costituito il comitato “Anti depuratore via Betti – Rapallo centro”. «Abbiamo seguito con attenzione la vicenda – spiegano gli esponenti del Movimento indipendentista ligure in una nota – anche perché da tempo ci occupiamo delle “possibilità” di poter costruire tali “infrastrutture”, per quanto possibile, all’interno di caverne artificiali sotterranee costruite dentro le montagne vicine alle città. E anche il territorio rapallese ha tutte le caratteristiche per poter intervenire in questo senso». L'ipotesi progettuale del Mil prende spunto da quanto realizzato nella Provincia di Bolzano dove dal 1996 è in funzione l'impianto “Media Pusteria” (costruito per il trattamento delle acque nere della valle), che raccoglie gli scarichi di dieci comuni, per un totale di circa 40 mila abitanti. «Anche in quella zona si è dibattuto per anni per impedire la realizzazione di un depuratore tra le abitazioni – spiega Vincenzo Matteucci, presidente del Mil – alla fine, è stata trovata la soluzione: quella di costruire l'impianto completamente in sotterraneo, all'interno della montagna». Il Mil ha quindi preso contatti con il Comune di San Lorenzo di Sebato per farsi recapitare la documentazione relativa all'impianto Media Pusteria. «Nostro intento è quello di mettere a conoscenza il Comune rapallese e i cittadini di questa eventualità progettuale – aggiunge Matteucci – per questo motivo, ieri abbiamo provveduto a distribuire volantini in città, ma faremo presente la questione anche al sindaco rapallese. Non è un progetto che si mette in piedi in breve tempo, ma una volta realizzato potrebbe risultare importante anzitutto perché servirebbe più città, e inoltre fungerebbe da spunto per non realizzare più impianti che rovinino le coste».

franty@hotmail.it

 

 

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