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XXX (Solo per Adulti)

Domanda
Come è fatto il pene di un patrizio genovese?

Risposta
Da Pelo Adorno, un po' Negrotto, sempre Durazzo, Pallavicino.


Da Pelo. Nel 1782 Gaetano da Pelo quondam Gio-Batta e suo fratello Antonio Maria furono ascritti nel Libro d'Oro della Nobiltà di Genova. Forse sono dello stesso ceppo dei Pelo o Pelle.
Arma: di verde a tre pere rovesciate poste due ed una al naturale.

Adorno. Originari della Germania del 1220, furono acerrimi nemici dei Fregoso. Nel 1528, impediti a formare Albergo da soli per odio che Andrea Doria nutriva verso questa famiglia, entrarono in quello dei Pinelli. Al principio del secolo XIX si estinsero nei Cattaneo dando origine al ramo di questi detto «Cattaneo-Adorno».
Arma: D'oro alla banda scaccata di tre file d'argento e di nero.
Alias: (di fazione contro i Fregoso) partito ondato di nero e d'argento.
Alias: d'oro al palo andato di nero.

Negrotto. Gio-Ambrogio Negrotto residente in Barcellona con patenti del Re di Spagna Filippo II fu creato nel 1599 Cavaliere (Hidalgo), e ordinato che tutti i suoi discendenti fossero nominati e tenuti in conto di tali. Della sua discendenza cinque vennero ascritti al Patriziato di Genova nel 1673.
Arma: Spaccato inchiavato d'oro e d'azzurro, ad un leone movente dall'inchiavatura leopardito di nero.

Durazzo. Originari della città omonima in Albania, vennero in Genova verso il 1350. Nel 1528 furono ascritti nei Grimaldi. Dettero otto dogi.
Arma: Fasciato di rosso e d'argento; al capo d'azzurro a tre gigli d'oro.

Pallavicino. Sono detti un ramo degli omonimi feudatari nel Piacentino, di origine Obertenga. Il capostipite dei Pallavicino di Genova è Nicolò, il cui figlio Giovanni avendo sposato Maria Fieschi, diventò potente in Genova, e nel 1225 fu eletto Consigliere. Nel 1528 i Pallavicino formarono il 16° Albergo. Dettero tre dogi.
Arma: (Antica) D'oro alla fascia doppiomerlata di nero.
(Moderna) Cinque punti d'oro equipollenti a quattro d'azzurro; al capo d'oro alla fascia scorciata doppiomerlata di tre pezzi di nero.

Tratto da Angelo Scorza, Le famiglie nobili genovesi, Genova 1924.

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