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Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXVII - N. 2 28 Febbraio 2009

Incontro al Centro Civico "G. Buranello" lo scorso 21 febbraio

Gronda di Ponente: opera necessaria
o devastazione del territorio?

Il Ponte Morandi

Non ha dubbi la Società Autostrade: la mole di traffico che passa sulla nostra autostrada Nervi Voltri e gli aumenti di traffico previsti fino al 2025 rendono inevitabile la costruzione di un tratto autostradale che integri quello esistente, pena il collasso della rete viaria.

Ma anche i cittadini non hanno dubbi: la nuova tratta non deve assolutamente passare sulle loro teste come è già avvenuto con la costruzione del ponte Morandi, il viadotto che serve per attraversare il Polcevera.

Per dirimere la questione (ma forse sarebbe meglio dire per tastare il polso della situazione) è stato predisposto un “dibattito pubblico” tra gli abitanti dei vari quartieri interessati dal tracciato della nuova tratta autostradale.

Dopo il centro, Voltri, Cornigliano e Rivarolo, sabato 21 febbraio è toccato a San Pier d’Arena. La riunione è cominciata alle ore 10 nel Centro Civico gremito di abitanti. Dopo la visione del video che descrive, anche con efficaci immagini e simulazioni, i vari tracciati previsti è cominciato il dibattito. Il dibattito si è mantenuto piuttosto ordinato e senza toni eccessivi, ma la gente era furente! E non è neppure mancato qualche pesante insulto, su cui, saggiamente, i destinatari hanno sorvolato. Persino il presidente Minniti e l’assessore Ranieri sono stati contestati non appena hanno detto che l’opera andava comunque fatta. Le persone presenti hanno interpretato questo loro atteggiamento come un abbandono da parte del Comune. In particolare gli abitanti di via Porro sono quelli che sentono di più sulla loro testa la presenza dell’autostrada se dovesse passare l’ipotesi dei tracciati “bassi”. Una parte delle loro case sarebbe soggetta ad esproprio (a che prezzi? - si sono chiesti in molti) e molti di loro dovrebbero essere trasferiti “temporaneamente” per buona parte della durata dei lavori, stimata in 7-8 anni.

In effetti, come le simulazioni hanno realisticamente documentato, l’attraversamento del Polcevera comporta, nelle cinque varianti proposte, la costruzione di viadotti che impattano violentemente con il territorio. D’altra parte, come hanno detto i tecnici della Società Autostrade, più a monte viene fatta la gronda più perde efficacia nel ridurre il traffico lungo la direttiva esistente. È quindi naturale che gli abitanti di via Porro siano preoccupati in quanto temono fortemente che saranno privilegiati i tracciati “bassi”.

Ma, a veder bene i progetti, due sono le cose che, fuori dall’emozione dell’assemblea, saltano subito agli occhi. Primo: tutti i tracciati sono rigorosamente all’interno del Comune di Genova, quando alcuni sforamenti in altri comuni limitrofi potrebbero ridurre alcune criticità, ad esempio quella dello svincolo di Voltri. Secondo: l’attraversamento del Polcevera avviene mediante viadotti. Perché, si sono chiesti in molti, non fare la gronda lontana dalla città, dove i monti sono più alti, e attraversare il Polcevera dal di sotto, in galleria? Certo, se la gronda è troppo “alta” i mezzi pesanti continuerebbero a passare nella tratta vecchia. Ecco perché, forse, occorre rispolverare un antico sogno: quello di riprogettare ex novo l’attraversamento autostradale di Genova declassando l’attuale autostrada a livello di strada urbana. O, perché no?, addirittura demolendola.

Franco Bampi

Che cosa è esattamente
la "Gronda di Ponente"

Tutto il materiale, informativo e documentale è reperibile in Internet all’indirizzo http://urbancenter.comune.genova.it/spip.php?rubrique7068.

Attualmente il sistema autostradale genovese è costituito dalle autostrade A7 Genova - Serravalle, A10 Genova - Ventimiglia, A12 Genova - Roma e A26 Genova - Gravellona.

La Gronda di Ponente è un nuovo tratto autostradale a due corsie per senso di marcia che rappresenta il raddoppio dell’esistente A10 nel tratto di attraversamento del Comune di Genova (dalla Val Polcevera fino all’abitato di Vesima) e che fa parte del più ampio progetto di potenziamento del Nodo Stradale ed Autostradale di Genova.

Completano l’intervento:
- il potenziamento delle autostrade A7 e A12 e dei relativi collegamenti.
- le interconnessioni della Gronda con l’A10 e/o l’A12 ad Est e con l’A10 e l’A26 ad Ovest.
- il Nodo di S. Benigno che facilita le connessioni tra Genova Ovest ed il porto.

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