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Il Secolo XIX Sabato 23 dicembre 2000
Lettere al Decimonono

La questua dei minorenni

Cara Forti, è già molto avvilente che uno Stato, che si proclama civile, adotti come sistema di accoglienza degli extracomunitari il concedere loro di questuare indisturbati ai semafori cittadini.

Ma è intollerabile che la maggior parte dei questuanti siano persone di minore età. Quale prospettiva di vita hanno davanti a loro questi ragazzi, che temo essere schiavi degli adulti? Perché nessuno interviene e si scandalizza di un fenomeno sempre più esteso?

La nostra società è solo capace di aborrire la pedofilia o sa provare orrore tutte le volte che un minore viene privato violentemente della sua infanzia?

Prof. Franco Bampi

Genova, 21 dicembre 2000

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