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La Tabella di Persepoli

Per ottenere le cinque frasi della Tabella si legga, a partire dalla colonna di sinistra, la parola riportata in grassetto nell'ultima riga e quella riportata nella stessa colonna in un'altra riga a scelta, fino ad arrivare, senza mai cambiare la seconda riga scelta, alla colonna più a destra.

fate

potete

fa

può

farà

deve.

giudicate

vedete

giudica

vede

giudicherà

è.

credete

udite

crede

ode

crederà

c'è.

dite

sapete

dice

sa

dirà

deve.

spendete

avete

spende

ha

spenderà

ha.

Non

tutto quel che

perché chi

tutto ciò che

sovente

quel che non

Persepoli è la famosa capitale persiana in cui sono state ritrovate migliaia di tavolette amministrative scritte in caratteri cuneiformi identificati poi con la lingua elamica, non semitica e neppure indoeuropea. A Persepoli, oltre al palazzo di Dario, si trova un complesso monumentale ricchissimo di edifici fra cui il palazzo di Serse, la Sala del Trono e l'Apadana. Quest'ultimo, molto celebre, è uno dei due palazzi delle udienze, la cui scalinata è arricchita da bassorilievi di selvaggia bellezza (l'intero complesso è patrimonio dell'UNESCO dal 1979). L'Apadana risale a circa il 500 a.C. epoca delle conquiste della dinastia degli achemenidi (Ciro, Cambise e Dario I). Sappiamo da Diodoro e Clitarco che Persepoli venne data alle fiamme da Alessandro Magno nel 330 a.C. Nel medioevo il palazzo divenne sede di principi dell’Islam. Poi le pecore pascolarono tra le rovine e, come il Colosseo a Roma, servì da cava di pietre e mattoni per secoli.

liberamente tratto dalla pagina Approfondimenti sul Gilgamesh

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