Il Decalogo di Ruini
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Il Secolo XIX Giovedì 12 aprile 2001
Lettere al Decimonono

Leggo sul Secolo l'articolo titolato "II decalogo Ruini fa litigare i poli". Una cosa non mi è chiara nella preoccupazione del centro-sinistra che le parole di Ruini appaiano come un invito a votare Polo delle Libertà.

La Chiesa, se non erro; deve difendere alcuni principi in assenza dei quali tutta la sua dottrina andrebbe a gambe all'aria: solidarietà, difesa della vita e del valore della famiglia, difesa del rispetto della legalità. E a mio avviso non sempre si esprime con cristallina chiarezza come in quest'occasione ha invece fatto Il Cardinal Ruini.

Una Chiesa dimezzata, diplomaticamente silenziosa su ciò che all'establishment imperante non piace, non è più la chiesa di Cristo, non è la Chiesa a cui noi cattolici e cristiani abbiamo scelto di appartenere.

Alla Sinistra sta benissimo che i portavoce della Chiesa esprimano solidarietà a 360° a quell'immigrazione ormai senza regole che fa comodo a chi si vuole creare un nuovo proletariato povero e sfruttato che possa votare presto da una certa parte.

Poi non le sta bene che un Primate della Chiesa ricordi che accanto alla solidarietà esistono altri valori inderogabili per un cristiano, e di colpo la posizione della Chiesa Cattolica diventa un'ingerenza nello stato laico. Questo atteggiamento mi sembra "volere la botte piena e la moglie ubriaca".

Chi lo sa che a Genova moltissime prostitute nigeriane usano attualmente il nostro aborto di stato come contraccettivo?!

Chiara Pero Destefanis
Bogliasco (GE)

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