Una    nuova-ritrovata indipendenza della Liguria,   per

 Risolvere con   responsabilità   decisionali,   i nostri problemi

 

In rappresentanza  di un movimento politico che intende giocare un  suo ruolo  “responsabile” nelle prossime elezioni amministrative del  2007,

  desideriamo fare alcune considerazioni:

 

1°) Qualunque sia il colore politico del governo romano, la      politica  nazionale italiana    tenderà sempre di più a favorire i “bacini-territori” con maggior peso  elettorale e  pertanto  la Liguria, con poco peso elettorale,   nel contesto italiano,   conterà  sempre  di  meno.

2°) Il futuro sviluppo di Genova e della Liguria sarà sempre di più legato alla soluzione dei  problemi relativi  alla mancanza di infrastrutture. Risolvendo i problemi dei traffici   ( su strada, ferrovia, mare e aereo )   possiamo fare della   Liguria   uno dei territori più avanzati e meno inquinati del mondo.

3°) Genova e la Liguria devono poter sviluppare un notevole “potenziale di attrazione” per i limitrofi territori delle province di Alessandria, Piacenza e Parma  affinché, senza sentirsi   “colonizzati-usati”,  possano comprendere le enormi potenzialità che può  sviluppare  una  “alleanza” con  le province liguri:    le loro fertili pianure insieme ai nostri porti ed al nostro clima ! 

 

 Una  “regia politico-decisionale”  comune e strategica deve essere basata sul  consenso  preventivo circa le decisioni da adottare e,  una volta  prese , sulla veloce operatività della struttura istituzionale.

Per questo la Liguria, ritornata indipendente, deve darsi la forma istituzionale di Repubblica Federale Ligure, con  “cantoni  autonomi”,  quale   erede  diretta  storica  della  gloriosa  Repubblica di Genova.

Per fare tutto questo prima occorre  far partire il legittimo  riconoscimento formale del diritto internazionale della Liguria di poter RI-avere la sua  indipendenza,  ormai abbiamo più che dimostrato,  perché non è mai stata chiamata a votare il plebiscito di annessione all’Italia   ( vedere nostro sito Internet) . Successivamente,  sulla spinta di questa  “ritrovata” indipendenza della Liguria, si formerà una classe dirigente politica ed economica che comprenderà  ( sarà “costretta” a farlo per le nuove  responsabilità  legate alla indipendenza ) le enormi potenzialità che  Genova e la Liguria potrebbero esplicare con il coinvolgi -mento delle limitrofe province di Alessandria, Piacenza e Parma  (ed anche di Cuneo per l’Imperiese ) .

In tutto il mondo le città portuali sono quelle con il più alto potenziale di sviluppo, purché riescano a risolvere i loro problemi delle infrastrutture e riescano ad avere un limitrofo territorio di “respiro” logistico.     Contemporaneamente  deve  crescere la  “qualità della vita”  degli  abitanti  del   territorio.

Oltretutto non è difficile comprendere che l’economia e lo sviluppo di tutta l’Italia e dell’Europa trarrebbero notevoli vantaggi dalla realizzazione di un tale

 progetto istituzionale-politico-economico.

La Gente ha bisogno ancora  di poter  “sognare-sperare”  e tutto questo, che può sembrare un  “sogno”, ha  i presupposti  di “fattibilità”, perché basato  sui  diritti internazionali  imprescrittibili della Liguria di RI-tornare indipendente. Tutto può allora  diventare un  “progetto-programma” politico che deve solamente trovare il  consenso della Gente  ed un soggetto politico che lo porti avanti con tenacia e determinazione. E’ quello che il Movimento Indipendentista Ligure  sta cercando di fare e che porterà avanti nella prossima campagna  elettorale  del 2007 .

                                          Sul retro  “I Collegi elettorali di RAPALLO”

M.I.L.- Movimento Indipendentista Ligure                                                                                      Il Presidente    Vincenzo  MATTEUCCI

Via  XX Settembre 21/7 -  16121 Genova                                                                                                                    Il Segretario     Franco  BAMPI

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