Il tesoro dei Savoia

 

L’enorme tesoro della famiglia reale  dei Savoia, rinchiuso finora a Roma, nei sotterranei della Banca d’Italia, sta per essere sbloccato e si sta dando l’avvio alle procedure

per  la    “riconsegna”    ( a  chi….???).

 

Queste notizie, con tutti i loro dettagli, sono state ufficialmente comunicate dall’On.Raffaele Costa ( www.mil2002.org/htm/tesoro_corona.pdf) e sono oggi anche nei quotidiani ( a “La Stampa”, Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte, ha dichiarato:  “Credo che sia arrivato il momento di chiedere di  trasferire a Torino  i  gioielli della corona e di esporli al pubblico” ).

Il  M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure invita caldamente TUTTE le Istituzioni Liguri alla massima  ALLERTA . La frase del documento dell’On.Costa  “ avvio delle procedure per la loro riconsegna”,  deve far scattare immediatamente tutti  i  “campanelli d’allarme”.

Già il Sen. Aleandro Longhi in una sua interpellanza a 4 Ministri

(  www.francobampi.it/liguria/rientro/longhi/ds_senato_longhi.htm   )

faceva presente i  “diritti”  di  Genova.  Ribaditi anche dal Consiglio Provinciale di Genova  l’11 settembre 2002 ( www.francobampi.it/liguria/rientro/longhi/verbale_cp.htm  )

 

Prima  che  “altri”   mettano  le  mani  su  tale   “enorme   tesoro”, 

 sarà bene che i rappresentanti della Comunità genovese nelle Istituzioni ( Comune, Provincia e Regione) ,  approvino dei documenti con i quali  si faccia presente al governo italiano i danni che Genova ha dovuto subire con il  “saccheggio” dell’aprile 1849, autorizzato dal re savoiardo Vittorio Emanuele II°, che il Sen. Longhi ha  quantificato equivalente oggi a circa 3948 miliardi di vecchie lire ( circa 2 miliardi di euro ! ).  Affinchè il governo italiano  si convinca” delle  “giuste richieste di Genova”, sarà bene  RICORDARE allo stesso governo quello che lo stesso Sen. Longhi ha scritto nella sua interpellanza e cioè che,  oltre a tale  “saccheggio”,

“ la perdita, illegittimamente subita, dell’indipendenza di un popolo ( in questo caso di quello ligure), dei suoi valori  e della sua civiltà   è  inestimabile  e non risarcibile se non con il ristabilimento del diritto leso ”.

 

Qualcuno ha già proposto di esporre il “tesoro dei Savoia” nel  caveau storico della Banca d’Italia di Torino, da trasformare in museo. Sarà bene far presente che la Banca d’Italia è nata dalla Banca di Genova che nel 1849 ( l’anno del “saccheggio” !!) fu fusa con la Banca di Torino per fare la  Banca Nazionale, che poi divenne la Banca d’Italia nel 1893. Quindi, per diritto di primogenitura, sarà bene esporre tale “tesoro” nei caveau della Banca d’Italia di Genova. Torino dovrebbe anche restituire a Genova il famoso “rostro”. In cambio  Torino potrebbe prendersi la statua di Vittorio Emanuele II di P.zza Corvetto, che è odiatissimo dai genovesi, per le violenze ed il saccheggio del 1849 e perché li ha definiti  “vile ed infetta razza di canaglie”. Al suo posto il M.I.L. propone di mettere una statua, più grande e più bella, di  Guido Rossa, vero simbolo della “civile  genovesità”, vittima di quella barbara violenza  che anche nel 1849 fece centinaia di vittime.

 

Genova martedì 14 gennaio 2006

M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure      il  presidente  Vincenzo  Matteucci        Cell. 349-5423945

Via XX Settembre 21/7 – 16121 Genova             il  segretario  Franco  Bampi                Cell. 320-4367060

Tel e Fax   010-585263   E-mail   mil@mil2002.org

Internet   www.mil2002.org   e    www.liguriaindipendente.org