Il    “caso   Liguria”   in   parlamento

Il “caso Liguria” deve essere affrontato anche dal parlamento italiano.

Il Consiglio Provinciale di Genova, 21   Comuni  Liguri,  una Comunità Montana,  due  Circoscrizioni  di  Genova ed un Senatore Ligure,  

 hanno   approvato  un  importante   “documento” .

Il 9 aprile 2002, il Consiglio Provinciale di Genova ha approvato, a larghissima maggioranza, una importante  “mozione” che, ad un certo punto enuncia una

  vera e propria  “PREMESSA  STORICA” che  recita  :

La Liguria è stata per oltre settecento anni una Nazione Stato sovrana ed indipendente. Detta indipendenza non risulta essere mai stata rinunciata in quanto la Repubblica di Genova non ha accettato le statuizioni del Congresso di Vienna del 1815 e non ha mai votato- a differenza di altre regioni italiane-

alcun plebiscito per l’annessione al regno d’Italia”.

 

Il 18 luglio 2002, anche il Senatore Aleandro Longhi ( Ds), ha presentato una interpellanza parlamentare che richiamando anche il contenuto di tale “PREMESSA  STORICA”  ha  scritto  inoltre:

 

 “…la  perdita,  illegittimamente  subìta,   dell’indipendenza  di   un   popolo 

( in questo caso di quello ligure ) ,   dei  suoi  valori   e    della  sua  civiltà,

 è  inestimabile  e  non  risarcibile  se non con il ristabilimento del diritto leso..”

 

 Successivamente    21   Comuni   LIGURI  hanno  approvato sostanzialmente  tale   “PREMESSA   STORICA”:  Camogli, Mignanego, Cogoleto, Casella, Recco, Bogliasco, Cogorno, Lavagna, Gorreto, Urbe, Orero, Favale di Malvaro, Mele, Cosio d’Arroscia, Neirone, Cicagna, Lorsica, Ventimiglia, Moconesi, Davagna e  Busalla.

Inoltre, un simile documento,  è stato approvato dalla Comunità Montana della Fontanabuona  e  dalla   2a   e    3a   Circoscrizione di Genova. 

Lo stesso presidente Carlo Azeglio Ciampi in un articolo da lui firmato su “Il Secolo XIX” del  18 marzo 2004 ha scritto che i plebisciti sono stati un  “momento fondamentale   nel processo storico dell’unità italiana.

La  Liguria,  per  paura  che  votasse   NO,  non  è  MAI   stata  chiamata  a   votarli  !!

E’ tutto riportato sul sito Internet    www.mil2002.org/premessa/index.htm 

 

Il M.I.L.  ritiene  che  ormai  il  “caso Liguria”  vada  affrontato anche dal parlamento italiano e pertanto   sta   cercando,   con   enormi   difficoltà ,

 di  presentarsi alle prossime elezioni politiche .

Tutti coloro che desiderano darci una mano, possono contattarci.

Genova  venerdì  10 gennaio  2006

M.I.L.- Movimento  Indipendentista Ligure                     il   presidente   Vincenzo   Matteucci   Cell. 349-5423945          

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