I   Liguri   vogliono   sapere

 

Perché   devono  subìre  una   “stangata  fiscale” da  parte  della  Regione,  nonostante  TUTTI  i  giornali  abbiano  riportato  la  notizia   che   OGNI  Ligure   manda  a  Roma ,  ogni  anno, 

 3702  Euro di imposte  e  Roma   invece  ne  trasferisce  alla  Liguria   solamente   1722 .    Inoltre :

1°)       I Porti della Liguria inviano ogni anno a Roma circa  5000 Miliardi di vecchie lire di imposte portuali, tanto è vero che il giornalista de “la Repubblica” Massimo Minella ha scritto in un suo articolo  del  23 ottobre 2005:

“…Genova non è Amburgo, e quindi  è  costretta  a  girare   all’Erario  quelle tasse portuali che invece, lasciate sul territorio, servirebbero proprio a pagare le opere marittime e portuali”…..

2°)       Stiamo cercando di conoscere quale sia l’importo di  TUTTE le imposte che  TUTTI i distributori di carburanti  della Liguria  pagano  SUBITO  al momento che effettuano il rifornimento dalle autobotti.  Sembra che sia  una cifra  ENORME.   Mediamente su  50 Euro  di carburante, all’incirca   30 Euro  vanno allo Stato, 14,16 Euro per l’acquisto della materia prima, 4,55 Euro ai petrolieri-raffinatori e 1,29 Euro ai distributori. Basta fare un calcolo, anche “approssimativo”, di quanto erogano ogni giorno i distributori della Liguria  ad auto, moto e camion e il TOTALE  annuo di sole TASSE supera,  secondo noi,  i  100 milioni di Euro

 ( metà della “stangata” della Regione ! ). 

3°)     Ci sono  anche tutte una serie di  altre   “tasse”  sotto forma di  bollo auto, bolli vari, concessioni, ecc….che  i  Liguri pagano e che vanno a Roma.

A fronte di tutto questo  la  Regione  Liguria  ha  TUTTI   i  DIRITTI  di  trattenersi   almeno   il   90%   di TUTTE  le  tasse  sopra  elencate,  senza  bisogno  di   STANGARE   ulteriormente  i   Cittadini  LIGURI. Deve solamente aprire un  DECISO, DETERMINATO e FERMO  “contenzioso”  storico-giuridico-politico con il governo italiano , NON   AVENDO  la  Liguria   MAI  VOTATO  il  “plebiscito di annessione” all’Italia, come invece hanno fatto le altre regioni italiane ed avendo lo stesso presidente Ciampi dichiarato in un articolo da lui firmato su “Il Secolo XIX” del  18 marzo 2004 che proprio nei plebisciti vi è  “il momento fondamentale”  del processo dell’unità italiana. 

 Il  9 aprile 2002  il Consiglio Provinciale di Genova, ha approvato una  mozione nella quale, tra le altre cose, vi si afferma    ( è tutto su  www.mil2002.org/premessa/index.htm   ) :

La Liguria è stata per oltre settecento anni una Nazione Stato sovrana ed indipendente. Detta indipendenza non risulta essere mai stata rinunciata in quanto la Repubblica di Genova non ha accettato le statuizioni del Congresso di Vienna del 1815 e non ha mai votato, a differenza di altre regioni italiane, alcun plebiscito  per l’annessione al regno d’Italia”

Successivamente  21 Comuni  Liguri  ( Camogli, Mignanego, Cogoleto, Casella, Recco, Bogliasco,Cogorno, Lavagna, Gorreto, Urbe, Orero, Favale di Malvaro, Mele, Cosio d’Arroscia, Neirone, Cicagna, Lorsica, Ventimiglia, Moconesi, Lavagna e Busalla ) , la Comunità Montana della Fontanabuona, due Circoscrizioni di Genova ( la 2a e  3a ) ed il Sen. Aleandro Longhi, hanno “confermato”  tale  dichiarazione  in  documenti  ufficiali.

Ce n’è  ABBASTANZA   perché la Regione Liguria  possa ottenere  ALMENO  lo “status”  di Regione Autonoma,  come la Val d’Aosta ed il Trentino Alto Adige,  che  si  trattengono  il  90%   delle imposte !

In alternativa , se il governo italiano NON VUOL  CAPIRE, ci sono tutti i DIRITTI  INTERNAZIONALI  perché la Liguria RI-torni una Nazione indipendente, come hanno fatto le tre piccole Repubbliche baltiche  ( Estonia, Lettonia, Lituania ).

Genova giovedì 1 dicembre 2005       leggere su   www.mil2002.org/battaglie/diritti.htm  

M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure

Via XX Settembre 21/7 – 16121 Genova  tel  010-585263     E-mail  mil@mil2002.org

 Internet  www.mil2002.org   e   www.liguriaindipendente.org