M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure

COMUNICATO STAMPA
Lunedì 11 gennaio 2010


a cura di
Franco Bampi
, Vincenzo Matteucci e Flavio Gaggero

Alla cortese attenzione
[Destinatario]

"Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci"
Gandhi


Martedì 5 gennaio 2010 abbiamo fatto pervenire
a tutti i Consiglieri Regionali
e a tutti i componenti della Giunta Regionale
il seguente documento.


Proposta ai Consiglieri regionali liguri

Gentilissimi Signori Consiglieri Regionali,

state per portare a termine il vostro mandato di Consiglieri Regionali Liguri. Ai molti di voi che si ripresenteranno per un altro mandato facciamo tutti i nostri migliori auguri di essere rieletti alle prossime Elezioni del 2010.

Riteniamo che i prossimi 5 anni saranno cruciali per il futuro della Liguria. La globalizzazione economica sarà sempre più irreversibile e, se affrontata con intelligenza, potrà dare grandi vantaggi anche alla Liguria e farla tornare ad essere PROTAGONISTA degli avvenimenti soprattutto del MEDITERRANEO.

Vi citiamo prima di tutto un esempio imprenditoriale "significativo": Gianluigi Aponte, nato e cresciuto a Piano di Sorrento (Na), è fondatore e proprietario della Msc (Mediterranean Shipping Company S.A.). Si è però trasferito in Svizzera ed attualmente è proprietario della 2a compagnia merci del mondo, dopo la Maersk-SeaLand (clicca qui per saperne di più). L'8 marzo 2003 ha ricevuto la laurea ad honorem in Economia marittima e dei trasporti, all'Università di Napoli. Aponte è la prova evidente che oggi, con i moderni mezzi telematici, si può dirigere-governare una grande flotta mercantile anche avendo la sede in una Nazione che non ha il mare, come la Svizzera.

Ciò non toglie che se invece un territorio come quello Ligure, con un grande sistema portuale (Savona-Genova-Spezia) potesse dispiegare tutte le sue potenzialità, potrebbe sicuramente essere ancora "più appetibile" della Svizzera per chi vuole intraprendere sui traffici marittimi e crocieristici.

Da diverse parti si comincia a pensare che OGGI una Regione come la Liguria, se resta quella che è, NON HA FUTURO, perché è "ristretta-costretta" in una striscia di terra. Qualcuno, come la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso (clicca qui per saperne di più) ed il ministro Claudio Scajola (recente intervista televisiva), auspicano che si vada verso l'unione del Piemonte con la Liguria. Altri come il presidente nazionale dell'Union Camere, Ferruccio Dardanello, presidente anche della Camera di Commercio di Cuneo, auspica una "Euroregione Alpi del mare", fatta dalle tre regioni italiane Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta e da due francesi, Provenza-Alpi-Costa Azzurra e Rodano-Alpi ("BJ LIGURIA BUSINESS JOURNAL" del dicembre 2009).

La nostra proposta invece è la seguente. PREMESSO che:

A) la Liguria produce il 3° gettito fiscale regionale italiano (in realtà è il 2°!), come si evince dall’articolo pubblicato da "Il Secolo XIX" il 09/12/07 e i Porti Liguri hanno prodotto un volume notevole di "Tasse portuali" che, non restando a disposizione dei Porti stessi, per le indispensabili infrastrutture, hanno fatto sì che "...Oggi, per una serie di lacune, una parte dei mercati naturali dei porti liguri scappa...".

B) la Liguria consuma solamente la metà dell'energia elettrica che produce, ma contrariamente a quello che ha potuto fare la regione Autonoma della Val d'Aosta, non può "tenersi" la ricchezza prodotta.

Tutto ciò premesso, invitiamo i Signori Consiglieri Regionali Liguri a

1°) Ribadire i documenti approvati dal Consiglio Provinciale di Genova, da 23 Comuni Liguri e da una Comunità montana e portare avanti i DIRITTI INTERNAZIONALI inalienabili che ha la Liguria di poter ritornare ad essere una Nazione Indipendente, non avendo mai votato il "plebiscito di annessione" all'Italia, come invece hanno fatto altre regioni italiane.

2°) Forti di tali DIRITTI, invece di usarli per "chiuderci" in un indipendentismo anacronistico, formulare la proposta di costituire, insieme al Piemonte, Val d'Aosta e Lombardia, un nuovo Territorio Europeo (allargabile anche alla Provenza e Rodano), che noi abbiamo ipotizzato di chiamare REPUBBLICA FEDERALE MEDITERRANEA che, già con tale "nome", potrebbe essere il punto di riferimento per tutti i paesi del Mediterraneo e così puntare ad essere i promotori delle politiche di sviluppo del Nord Africa, come è stato auspicato nel convegno "Prospettive di Internazionalizzazione 2010", che si è tenuto il 23 novembre u.s. al Palazzo della Borsa di Genova, organizzato dall'Osservatorio permanente sui paesi della costa Sud del Mediterraneo. Osservatorio promosso dalla Camera di Commercio di Genova, coordinato dal Prof. Amedeo Amato, docente di Economia politica dell'Università di Genova e direttore dell'Istituto di economia internazionale che è la struttura scientifica dell'ente camerale. Il periodico "BJ LIGURIA BUSINESS JOURNAL" del dicembre 2009 ne ha ampiamente riferito con un articolo dai titoli "Le aziende della Liguria guardano verso la costa Sud del Mediterraneo - I paesi del Nord Africa sono in forte ascesa. Il loro pil nel 2008 è aumentato in media del 6% mentre quello dell'Ue è sceso dell'1%". Alla luce di tutto questo, abbiamo elaborato la bozza di un documento che vi proponiamo e che potrete liberamente modificare-migliorare, ecc... per poi sottoporlo ad un voto consiliare regionale, che auspichiamo abbia il più largo consenso possibile, e quindi per inviarlo al governo italiano e p.c. a tutti i parlamentari Liguri.

Restando a vostra disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento, in attesa vi ringraziamo per l'attenzione che vorrete concederci e cordialmente vi salutiamo
Vincenzo Matteucci, Franco Bampi, Flavio Gaggero
presidente, segretario e responsabile politiche ambientali
M.I.L.- Movimento Indipendentista Ligure


Bozza di "documento"

Il Consiglio Regionale Ligure, alla luce dei documenti approvati dal Consiglio Provinciale di Genova, da 23 Comuni Liguri, da una Comunità Montana e da due Circoscrizioni di Genova, chiede che il Consiglio dei ministri del governo italiano esamini con urgenza la possibilità di concedere alla Liguria una larghissima forma di AUTONOMIA ISTITUZIONALE, sul modello di quella attualmente concessa al Trentino-Alto Adige. In mancanza di tale prospettiva, il Consiglio Regionale Ligure porterà avanti la possibilità di ricorrere ad un Tribunale Internazionale onde sia riconosciuto il diritto internazionale della Liguria a ritornare ad essere una Nazione Indipendente, non avendo mai votato il plebiscito di annessione alregno d'Italia, come invece hanno potuto fare altre regioni italiane. Viene richiesto quanto sopra perché la Liguria, avendone i POTERI DECISIONALI, intende portare avanti, la proposta di costituire un nuovo Territorio Europeo che potrà chiamarsi "REPUBBLICA FEDERALE MEDITERRANEA", costituito dalle Regioni Piemonte, Val d'Aosta, Lombardia, Liguria ed eventualmente anche dalla Provenza e dal Rodano, al fine di diventare il PUNTO DI RIFERIMENTO per tutti i paesi del Mediterraneo e così puntare ad essere PROMOTORI e PROTAGONISTI delle politiche di sviluppo del Nord Africa.


Il testo del comunicato è stato distribuito anche come volantino
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il Presidente Vincenzo Matteucci
il Segretario Franco Bampi
il responsabile ambiente Flavio Gaggero

 
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