M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure
COMUNICATO * Martedì 30 maggio 2006
a cura di Franco Bampi e Vincenzo Matteucci

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Cina e Liguria

Opportunità e diritti.
Appello al Consiglio Regionale Ligure.

Il trattamento che ha avuto la Comunità ligure con la formazione del governo Prodi deve far riflettere tutti coloro che hanno in Liguria responsabilità politiche, economiche, sindacali, sociali e culturali. Con il fatto che il governo è nazionale italiano e quindi rappresenta i cittadini di tutte le regioni, non si è andati tanto per il sottile e ci sono regioni sopra-rappresentate e regioni, come la Liguria, senza alcun ministro! Non si è tenuto conto che, per esempio, la Liguria è una Comunità la quale, sempre di più, sta ritrovando la sua antica e storica inclinazione a voler tornare ad essere protagonista dei grandi scambi economici mondiali, per la sua secolare vocazione marittima. Sarebbe quindi stato giusto che avesse, nel Governo Prodi, almeno un suo Ministro delegato a tali responsabilità.

La Cina e l’India stanno diventando sempre di più i motori economici del mondo. Insieme hanno circa tre miliardi e mezzo di abitanti che sono sia produttori sia consumatori. Un mercato immenso.

Noi Liguri non dobbiamo avere paura di tutto questo. Dobbiamo saperne cogliere in pieno le OPPORTUNITA’, che sono tantissime. È una realtà storica che abbiamo già vissuto e saputo governare ai tempi dei grandi imperi europei spagnoli, francesi ed austriaci. Basta solamente andare a rileggersi la storia, quella vera, della Liguria. Anche allora eravamo una piccolissima Nazione. Ma, abilmente e strategicamente, abbiamo addirittura saputo condizionare le politiche europee e mondiali di allora.

Pochissimi sanno che nei primi anni del 1400, mentre la Repubblica di Genova dominava i traffici marittimi del Mediterraneo e le finanze dell’Europa, la Cina era già un grande impero che dominava tutti i traffici dell’Oceano indiano, dell’Africa orientale e del Golfo persico fino ai confini meridionali dell’Egitto, con una grandissima flotta di oltre 200 navi fra ammiraglie, bastimenti militari, vascelli per la ricerca scientifica e grandi giunche mercantili per il trasporto delle truppe, dei cavalli, di sete preziose e di acqua potabile, con circa 30 mila uomini a bordo. Effettuò sette memorabili spedizioni nell’Oceano indiano, nell’Africa orientale, nel Golfo persico e nei confini meridionali dell’Egitto. Alcune di tali navi raggiungevano quasi i 150 metri di lunghezza e i 60 di larghezza, con 4 ponti. Il totale delle navi che le province dell’impero cinese erano riuscite ad "assemblare" erano quasi 1700!! Tutto questo senza conquistare militarmente nulla, ma trafficando e commerciando con tutti!

Quante "similitudini", tenendo ben presente le diverse "proporzioni", fra questa Storia della Cina e quella della Repubblica di Genova! Tutte queste "notizie" sulla Cina sono state "scoperte" e pubblicate da Federico Rampini, inviato speciale de "la Repubblica" in Cina, che martedì 30 maggio, alle ore 17, a Palazzo Ducale, nella Sala del Maggior Consiglio, sarà uno dei protagonisti di un interessante Convegno dal titolo "Liguria porta d’Oriente".

Oggi la Cina, ed anche l’India, liberatesi dalle varie invasioni-colonizzazioni-annessioni che hanno dovuto subire negli ultimi secoli, essendo oggi di nuovo indipendenti, stanno ritornando ad essere protagoniste della storia del mondo. Federico Rampini, intervistato da Maurizio Ferrara nella sua trasmissione televisiva su "la 7", presentando il suo ultimo libro "L’impero di Cindia" (Cina, India e dintorni, ecc...), Mondadori editore, ha dichiarato a proposito dei cinesi: "Hanno un fortissimo senso della loro Storia ed hanno voglia di riprendersi la loro Storia". Chi impedisce anche alla Liguria di fare altrettanto? Presto il nostro presidente Burlando farà un viaggio istituzionale in Cina.

Gli auguriamo e ci auguriamo per la Liguria, che abbia un grande successo. Sicuramente se invece di essere solamente il presidente di una regione italiana, fosse presidente della Nazione indipendente Ligure, potrebbe fare molto di più perché avrebbe anche i poteri decisionali di politica estera, economica, marittima, finanziaria, ecc... che invece allo stato attuale appartengono solamente allo stato italiano. Ancora una volta vogliamo ricordare a tutto il Consiglio Regionale Ligure che la Liguria ha tutti i diritti internazionali di poter ritornare ad essere una Nazione indipendente, perché non ha mai votato il plebiscito di annessione all’Italia, come invece hanno fatto le altre regioni italiane. Signori Consiglieri Regionali, portate almeno questo diritto davanti ad un tribunale o ad un Organismo internazionale! Vedremo cosa succede.

Questa volta Burlando andrà in Cina solamente come presidente di una regione italiana.

I Liguri si augurano che quanto prima possa "rappresentarci" come Presidente di una rinata Repubblica Federale Ligure o addirittura di una Repubblica Federale Mediterranea, allargata, con il consenso dei Cittadini interessati, alle Province limitrofe della Liguria che, "emarginate" nelle loro attuali regioni, potrebbero, in un vero "federalismo" ligure, trovare un loro giusto ruolo nel futuro protagonismo dei grandi scambi economici mondiali.

Il testo del comunicato è stato distribuito anche come volantino
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