M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure
COMUNICATO STAMPA * domenica 2 febbraio 2003
a cura di Franco Bampi e Vincenzo Matteucci

Chiediamo gentilmente che le ISTITUZIONI destinatarie facciano pervenire
copia di questo Foglio agli Organi di Governo della Provincia, della Comunità Montana, del Comune
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Lettera aperta a Piero Ottone

Una LIGURIA  di nuovo  indipendente, repubblicana, federalista e progressista, sarebbe di aiuto e di stimolo ANCHE all’Italia ed all’Unione Europea.

Leggiamo sempre con molto interesse le sue “LETTERE GENOVESI” su “la Repubblica-IL LAVORO”.

Noi siamo completamente d’accordo con la sua “lettera” di ieri sabato 01/02/03, circa le “riserve” che lei ha sull’esortazione di Carlo Azeglio Ciampi che chiede di “dare il dovuto rilievo al Risorgimento, a Garibaldi e a Mazzini” a Genova per il 2004. Condividiamo soprattutto quando lei scrive:

“Giudicheranno gli storici se Genova, con le sue tradizioni repubblicane, abbia sentito tanto entusiasmo, nella prima metà dell’Ottocento, per l’unità d’Italia. È piuttosto probabile che abbia prevalso fra di noi la delusione per la perdita dell’indipendenza”

Le vogliamo innanzitutto segnalare che abbiamo raccolto tutta la documentazione, di cui siamo in possesso, relativa a quegli anni, nel nostro sito-portale Internet www.mil2002.org che chiunque può consultare e se ha delle obiezioni-osservazioni-critiche può farcele conoscere inviandoci una e-mail a mil@mil2002.org.

La sua “LETTERA GENOVESE” ci offre lo spunto per alcune OSSERVAZIONI:
È importantissimo riuscire a “capire” esattamente quale fosse il “comune sentire” della popolazione Genovese-Ligure, dal 1789 in poi:

1°) Tutta l’Europa ha conosciuto rivolte violente delle popolazioni “proletarie” e “borghesi” che cercavano di scuotersi dal dominio dei nobili e del clero “ARROGANTI”. La rivoluzione francese del 1789 ha avuto bisogno di un bagno di sangue per liberarsi da quella classe dirigente che li opprimeva! Invece in oltre 700 anni di governo “repubblicano” della Repubblica di Genova, non c’è mai stata una rivolta violenta contro il governo della Repubblica. In maniera lenta ma concreta, la “società civile” Genovese-Ligure “sapeva cambiare” le sue forme di governo, quando lo riteneva necessario per l’interesse di tutti. Dobbiamo quindi ammettere che le “idee progressiste” (di quella che poi verrà etichettata “Sinistra”) erano già nel “Dna” dei Genovesi-Liguri. Tutto il resto dell’Europa “monarchica” cercava invece solamente di “salvaguardare” i privilegi delle classi dominanti, soprattutto “proprietari terrieri latifondisti”, che in Liguria non erano presenti, essendoci invece una classe dirigente di “uomini del darsi da fare” e quindi con la cultura e rispetto del LAVORO e di altri VALORI “progressisti”
(cliccare http://www.mil2002.org/10_valori.htm)

2°) Quando le monarchie europee decisero al Congresso di Vienna del 1815 di togliere l’indipendenza alla Liguria, avevano ben chiaro quello che facevano: facevano “sparire-annullare” tutti i debiti che avevano contratto con il Banco di S.Giorgio e con i banchieri genovesi; si toglievano dai piedi delle “teste calde progressiste”; venivano finalmente “controllati” i traffici marittimi portuali genovesi che danneggiavano notevolmente la produzione ed il commercio del grano dei proprietari terrieri piemontesi e potevano “potenzialmente” dare anche fastidio alla marina mercantile inglese.

3°) Quando Genova insorse nel 1849 (cliccare http://www.francobampi.it/liguria/sacco.htm) i Savoia ed il loro governo (chiaramente reazionari, guerrafondai ed antipopolari) ordinarono una durissima repressione perché la vittoria della “rivoluzione repubblicana genovese”, propagandosi in tutta l’Italia, avrebbe rappresentato una minaccia gravissima per tutti i “privilegi” che ancora cercavano di salvaguardare. Tanto è vero che la “cosiddetta” unità d’Italia è stata fatta in maniera “monarchica”-reazionaria, antiprogressista ed antipopolare, fino ad arrivare poi ad “allearsi-appoggiarsi” alla dittatura fascista. Solamente la Guerra di Liberazione Partigiana, nel 1945, ha liberato la Liguria ANCHE dalla monarchia!

QUESTI SONO I FATTI. Noi del M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure, poniamo anche queste DOMANDE-CONSIDERAZIONI : Perché la Liguria, che ha avuto QUESTA STORIA, che è chiaramente “progressista”, non deve avere il DIRITTO di RI-avere una “sua” indipendenza-poteri decisionali, con i quali portare avanti, i n maniera CIVILE, DEMOCRATICA, PACIFICA i suoi “VALORI” della Civiltà Ligure, anche all’interno dell’Unione Europea ? Lo auspica anche il Gruppo di Europarlamentari “Alleanza Libera Europa” (cliccare http://www.mil2002.org/cronaca/2002/lettera_ale.htm).

Il Consiglio Provinciale di Genova ha approvato il 9 aprile 2002, con una larga maggioranza, una mozione che auspica che i VALORI della civiltà ligure “vengano riconosciuti ed enunciati nel redigendo statuto della Regione Liguria”.
(cliccare http://www.mil2002.org/cronaca/2002/mozione_pr.htm)

Perché la popolazione genovese-ligure, da sempre “repubblicana-progressista”, deve essere “COSTRETTA” a subire un governo “romano” che può avere anche “atteggiamenti-comportamenti” che non sono assolutamente in sintonia con i “VALORI” della sua CIVILTÀ LIGURE?
Lei è una forte personalità culturale ed ama immensamente la “sua” Camogli dove ha deciso di abitare.

Organizziamo insieme una serata, a Camogli, durante la quale “parlare e discutere-dibattere”, insieme ai Cittadini, di queste “problematiche”. Rendiamo POPOLARE anche la Storia della CIVILTÀ LIGURE!

Cordiali saluti

M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure
Via Banderali 2/5 – 16121 Genova

il Presidente Vincenzo Matteucci
il Segretario Franco Bampi

Tel e Fax 010-585263 / 5954005
E-mail mil@mil2002.org      Internet www.mil2002.org

 


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