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Martedì 7 maggio 2002

Tu6Genova

07/05/2002 - Con questo servizio Tu6Genova inaugura uno speciale elezioni: le stesse cinque domande agli undici candidati alla poltrona di sindaco. Pubblicati in ordine alfabetico. Li terremo in archivio sino alle elezioni del 26 e 27 maggio, così sarà possibile leggere le risposte tutte insieme.

Franco Bampi, 51 anni, è docente di meccanica razionale alla Facoltà di ingegneria. E’ il candidato del Mil (Movimento indipendentista ligure), ha precedenti esperienze politiche nella Lega Nord, nella Lif (Lega italiana federalista) e Forza Italia.

Qual è la Genova che ha in mente?
Una Genova indipendente e sovrana come è stata per oltre settecento anni. Questo porterebbe due vantaggi: decidere da noi stessi dei nostri destini e assumerci le nostre responsabilità. Decideremmo noi che imposte e tributi pagare e le tasse resterebbero qui. Inoltre sceglieremmo le leggi più adatte del nostro territorio, invece che dipendere dalle leggi nazionali fatte per Cannicatì e per Bolzano. Non siamo secessionisti chiediamo che si possa tornare indipendenti: l’annessione alla Liguria è illegittima e mai sancita da plebiscito.

Quali sono i problemi della città?
Moltissimi. Sono sempre i soliti. Sicurezza anziani traffico commercio. C’è il problema di una città efficiente e non si riesce perché bisogna sempre fare i conti con leggi che non sono nostre. Centro storico: stretto, standard urbanistici non adeguati e palazzi meravigliosi come quelli dei Rolli. Non si riescono a recuperare perché ci vorrebbero delle istituzioni prestigiose come università, comune, scuole superiori, che rendano vivi i palazzi. Invece sono vincolati dalla sovrintendenza. Poi c'è la questione delle barriere architettoniche per cui noi proponiamo un dipendente pubblico in ogni edificio pubblico che aiuti le persone con handicap, insomma un servizio alla persona.

Che cosa propone per risolverli?
Tutti parlano di infrastrutture, ma i soldi arrivano da Roma. Noi come porto mandiamo ogni anno 3 mila miliardi, perché non li lasciano a noi? Solo Irpef corrisponde a 32 mila miliardi. Indipendenza è la prima parola.

Tre motivi per votarla?
Un solo motivo: siamo trasversali e non siamo in competizione con gli altri. Non facciamo una campagna polemica nei confronti di nessuno. Chiediamo un voto di testimonianza solo al simbolo, per il resto ognuno voti un candidato che gli piace. Non abbiamo neppure fatto il manifesto con la mia faccia.

Come si descrive?
Sono appassionato di Genova e un discreto conoscitore della storia della città e poi parlo genovese. Conosco la materia.

Link approfondimento:   Il sito del Mil

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