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Sabato 30 marzo 2002

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Il Secolo XIX

Bampi doge. I candidati sindaci ieri hanno raggiunto quota undici. Anche se Franco Bampi, 51 anni, docente universitario di meccanica razionale, preferisce essere definito "candidato Doge". Bampi è insieme a Vincenzo Matteucci uno dei fondatori del "Mil", Movimento indipendentista ligure, che punta a far riconoscere la Repubblica di Genova come stato indipendente e sovrano, rimediando all'abuso perpetrato nel Congresso di Vienna del 1815, che decise l'annessione al Regno di Sardegna. Il "Mil" non intende fare una campagna elettorale vera e propria, ma soltanto sensibilizzare i genovesi sull'argomento. Per la Provincia il "Mil" appoggia Marco Fallabrini di Liguria Nuova.


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La Repubblica

Franco Bampi candidato numero 11
"Genova deve essere indipendente"

SALGONO a undici i pretendenti alla poltrona di sindaco di Genova, ma l'ultimo (in ordine di tempo) che ha deciso di correre alle amministrative è un candidato anomalo: non solo non pretende di vincere ma annuncia che non chiederà il voto dei genovesi. È Franco Bampi, il professore universitario di Matematica che qualche anno fa era stato eletto in consiglio comunale con 1a Lega Nord, uno dei soci fondatori del Mil, il Movimento Indipendentista Ligure, che proprio sotto le insegne di questo movimento si presenta. Ieri, insieme a Vincenzo Matteucci, ha spiegato l'obiettivo della sua candidatura e della lista del Mil (25 candidati uomini, 25 donne), che non farà propaganda per avere i voti ma una campagna di informazione

«Intendiamo approfittare dell'occasione che la democrazia offre con le elezioni per far conoscere ai genovesi il progetto dell'indipendenza della Liguria - hanno detto Bampi e Matteucci - Vogliamo far conoscere il fatto che la Liguria ha il diritto internazionale di ritornare indipendente: la Repubblica di Genova era uno stato confederale, portatore di valori come la solidarietà. Oggi l'indipendenza porterebbe vantaggi sotto il profilo economico (solo per l'Irpef sarebbero 32mila miliardi e altri 3mila di tasse portuali) e normativo». In Provincia il Mil non si presenta perché il candidato di Liguria Nuova, Marco Fallabrini, è uno dei fondatori del movimento.


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Il Giornale

Gli indipendentisti si candidano per Tursi
Sarà Franco Bampi l'aspirante alla poltrona di Pericu per il Mil

MARIA BEATRICE BARBERIS

Il professor Franco Bampi, candidato sindaco del Mil (Movimento indipendentista ligure) spiega le ragioni della sua discesa in campo nell'atrio di Palazzo Ducale, accanto alla Buca dei biglietti di calice, dove gli antichi genovesi esprimevano il loro libero mugugno sui pubblici amministratori. Bampi, affiancato dal presidente del Mil, Vincenzo Matteucci, fa capire che il suo obiettivo non è acchiappare voti, ma divulgare il fatto che «la Liguria è l'unica regione italiana a possedere il diritto internazionale imprescrittibile di poter ritornare ad essere indipendente». Si appresta, quindi, a una campagna più culturale che elettorale, senza veleni e scontri diretti con gli avversari. La Repubblica di Genova - racconta - ha mantenuto la sovranità per oltre 700 anni, finché le Potenze europee, col Congresso di Vienna del 1815, non gliela tolsero, deliberandone l'annessione al Regno di Sardegna. I genovesi non accettarono supinamente questa decisione e nell'aprile 1849 insorsero contro il governo sabaudo, subendo una durissima repressione da parte di 30.000 bersaglieri comandati dal generale La Marmora. I fatti di sangue e gli aneliti diffusi di riconquistare l'indipendenza fecero sì che a Genova non si votasse mai né l'annessione al Regno di Sardegna né a quello d'Italia.

Un capitolo polveroso di storia rimasto ancora aperto dopo 150 anni, quindi, e il Mil vuoi approfittare della visibilità offerta dalle consultazioni elettorali per riproporre la sua memoria da elefante alla platea più vasta possibile. A sentir Bampi mentre rievoca con entusiasmo le gesta delle antiche famiglie genovesi e la saggezza degli amministratori della Repubblica, si capisce che il professore di Meccanica razionale è più un aspirante Doge che un aspirante sindaco. Un tocco di cavalleria anche nella lista per il Comune: 25 donne e 25 uomini e, come capolista, una signora, anzi, una dama.

Ma cosa ci guadagnerebbe la Liguria a ritornare indipendente? Bampi e Matteucci sono un fiume in piena: 32.000 miliardi solo di Irpef, senza contare i proventi del porto e tutte le altre gabelle che finiscono a Roma, per un totale di circa 80.000 miliardi. In più - affermano - i vantaggi della responsabilità decisionale e legislativa, la riduzione della burocrazia, la possibilità di applicare una democrazia solidale in una comunità ricca e cosmopolita. Il Mil presenterà la sua lista soltanto in Comune. Per la Provincia non c'è bisogno - dicono - perché tra i candidati a presidente c'è Marco Fallabrini di Liguria Nuova, che è socio fondatore del Movimento.


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La Stampa

Bampi candidato sindaco degli indipendentisti

Il Movimento Indipendentista Ligure di Vincenzo Matteucci ha ufficializzato ieri mattina la propria presenza alle elezioni comunali di Genova con una conferenza stampa nell'atrio di Palazzo Ducale, davanti alla «buca» che ai tempi della Repubblica di Genova accoglieva le segnalazioni del popolo «agli Ill.mi Supremi Sindicatori». Il candidato del Mil è il professor Franco Bampi, docente universitario presso la facoltà di Ingegneria. «La nostra battaglia - hanno spiegato Bampi e Matteucci - prescinde dalla ricerca dei voti: durante la campagna elettorale porteremo a conoscenza dei cittadini quali sono i diritti internazionali della Liguria di poter ritornare indipendente, e quali sono i vantaggi istituzionali, morali, sociali ed economici di una moderna indipendenza».


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Corriere Mercantile

IL MIL SI CANDIDA PER LE COMUNALI
«Liguria, uno Stato»

Indipendenza totale: economica, normativa e politica. Ricostruire l'antica Repubblica di Genova estendendola territorialmente a tutta la regione. Il progetto è ambizioso e scavalca ogni mediazione federalista nel convincimento piuttosto coraggioso che le antiche forme di governo attuate per secoli dalla Superba possano essere ripristinate con successo, rivendicando l'applicazione dei diritti dell'antica repubblica che, essendo internazionali, restano inviolabili anche duecento anni dopo il congresso di Vienna.

Sono queste le istanze che spingono il Movimento indipendentista ligure ha correre per la poltrona di sindaco.

L'annuncio ufficiale è stato dato ieri mattina nell'atrio di Palazzo Ducale, un luogo fortemente simbolico perchè rappresenta il palazzo da cui, per secoli, è stata amministrata la città.

Si tratta di una corsa elettorale un po' sui generis per il candidato ... doge Franco Bampi e per la sua squadra, che sarà composta da 25 uomini e 25 donne, sorteggiati così come prevedeva la complessa procedura di nomina del Doge. «Noi utilizzeremo gli strumenti elettorali, cioè la ribalta garantita dal dibattito e dagli spazi pubblicitari per far conoscere ai genovesi le istanze del Mil - spiega Bampi - perché pochissimi, per esempio, sanno che il diritto internazìonale, in quanto diritto dei popoli è imprescrittibile, ma con il congresso di Vienna, che decise l'annessione di Genova al Regno di Sardegna, questo diritto venne violato».

Ora il Movimento presieduto da Vincenzo Matteucci ripropone la questione: «La Repubblica governò sempre saggiamente e lo dimostra il fatto che anche il popolo minuto non si ribellò mai al doge e siamo convinti che questo sistema possa essere ancora adottato». Il Mil chiede per la Liguria l'autonomia economica, finanziaria, legislativa e amministrativa.

«Il gettito fiscale che ogni anno la Regione manda a Roma è di 80mila miliardi di cui 32mila solo di Irpef e 3mila di tasse portuali. Se questi soldi restassero qui, il tenore di vita dei liguri sarebbe elevatissimo».

Convinti del fatto che la battaglia per il Comune, rispetto al polo di centro sinistra e di centro destra, Bampi e Matteucci non si fanno illusioni di raggiungere grandissimi risultati elettorali, ma sfrutteranno l'occasione per fare conoscere il movimento e le sue istanze: «Noi non spenderemo una lira. Non produrremo i classici santini dei candidati, non pagheremo spazi pubblicitari ma utilizzeremo solo quelli gratuiti garantiti dalla legge» aggiunge Bampi e, in caso di ballottaggio «decideremo con chi stare solo quando avremo garanzie sull'appoggio alle nostre istanze». Per la Provincia, invece, il Movimento propone Marco Fallabrini, anche lui socio fondatore del Mil.

[m.c.c.]

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