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Adnkronos

Domenica 5 febbraio 2005


= VOLANTINI CON APPELLO PER PRESENTARSI A ELEZIONI Genova, 5 feb. (Adnkronos) - «Cercasi capolista per il Senato alle prossime elezioni nella circoscrizione della Liguria, sono prevedibili ottimo stipendio e benefit a iosa (in caso di vittoria).
Chi fosse interessato potrebbe contattare il »Movimento Indipendentista Ligure (Mil)«. È quanto si legge in un volantino diffuso in questi giorni in Liguria. Attenzione, però. »Il movimento non ha finanziamenti pubblici, vive delle quote degli iscritti e dei versamenti dei simpatizzanti, il candidato le spese elettorali dovrà pagarsele di persona o trovando finanziamenti 'alla luce del sole'«.

«Stiamo vagliando due candidature importanti - annuncia il presidente del movimento, Vincenzo Matteucci, 68 anni, genovese, medico-dentista - una a Genova, un'altra alla Spezia. Poi decideremo». Il Mil si propone si propone di «recuperare pacificamente alla Liguria, con azioni politiche e giuridiche, la sovranità di nazione indipendente perduta temporaneamente nel 1814 a causa dell'illegittima decisione assunta dal Congresso di Vienna e mai ratificata da un plebiscito popolare».

«Noi non polemizziamo né con la destra né con la sinistra - spiega Matteucci - Anzi, diciamo ai loro elettori: siete contenti dei partiti che avete votato? Sì? E allora continuate a votarli! Ci rivolgiamo a quel 40% di elettorato ligure che, secondo i sondaggi, non intende votare». (segue) (Sca/Opr/Adnkronos)


= L'OBIETTIVO, RECUPERARE CON AZIONI GIURIDICHE E POLITICHE SOVRANITÀ (Adnkronos) - Il Mil, nella sua richiesta di indipendenza, fa appello a una specificità ligure, a una «civiltà» costituita da valori consolidati nei secoli: «centralità e importanza del lavoro, solidarietà e tutela delle persone più deboli, lotta a qualsiasi forma di razzismo o di ghettizzazione, separazione assoluta fra Chiesa e potere civile, tolleranza religiosa e ostracismo a qualsiasi fondamentalismo, forma istituzionale repubblicana, ordinamento interno federalista, leggero e poco burocratico, tutela ambientale, paesaggistica e urbanistica, controllo a posteriori dell'operato della classe dirigente, organizzazione politica basata sul rifiuto della tirannia e della guerra di conquista dei territori e dei popoli».

Per recuperare, pacificamente, con azioni giuridiche e politiche, la sovranità ligure, il Mil si propone azioni politiche e giuridiche, manifestazioni, dibattiti politici, ricerche storiche, corsi di formazione, e altre iniziative. Modelli dichiarati del movimento, l'Austria, annessa da Hitler alla Germania, e oggi piccolo-medio Stato indipendente dell'Unione Europea. E i Paesi baltici (Estonia, Lettonia, Lituania), annessi all'Unione Sovietica, ma tornati indipendenti.

«Nel 1946 - ricordano gli indipendentisti liguri - in tutto il mondo, i Paesi indipendenti erano solamente 74, oggi sono già 192. A maggior ragione ha quindi diritto di ritornare indipendente anche la Liguria, che durante i suoi 700 di indipendenza aveva saputo costruire una grande civiltà i cui valori oggi sono ancora attualissimi». In sostanza, il Mil «dà atto agli attuali sindaci e presidenti delle Province Liguri di essere bravi amministratori (salvo alcune eccezioni...), ma osserva che potrebbero fare molto di più in una Liguria di nuovo indipendente, costituita in moderna Repubblica federale ligure, con le sue Province o Cantoni autonomi». (segue) (Sca/Opr/Adnkronos)


DIM 000053 - AGENZIA ADNKRONOS ORA 17:48 - 05/02/06 Tema Elezioni: Liguria. AAA Movimento indipendentista cerca candidati (3)

= IL POLITOLOGO COFRANCESCO, ANELITI FARNETICANTI E FUORI DELLA STORIA (Adnkronos) - Alfredo Biondi, avvocato a Genova, per diverse legislature parlamentare liberale e ora in Forza Italia, vicepresidente della Camera dei deputati, è scettico. Spiega: «certo, il ligure ha una fisionomia ben definita, ma il grande pregio dell'Italia è proprio quello di essere fatta di tante diversità.
Matteucci e Franco Bampi, segretario del movimento, sono ottime persone, ma per la loro visione localistica non vedo un gran futuro».

«Farneticanti, fuori del tempo e fuori della storia». È il giudizio di Dino Cofrancesco, docente di Storia del pensiero politico all'Università di Genova. «Movimenti come questo sono schegge impazzite, che si producono quando un sistema politico è in fase di sfaldamento». Le schegge sono tante, in tutta Italia, tra antiche e recenti, note e meno note, anche molto diverse tra loro. In un catalogo provvisorio si potrebbero elencare: Mpa, Nuova Sicilia, Patto per la Sicilia, Lega Sud Ausonia, Sicilia indipendente, Movimento unitario duosiciliano, Raixe venete, Repubbliche democratiche friulane, Toscana libera, Veneto stato, Veneto governo, Autonomisti trentini, Fuarce Friul, Autonomisti elbani, Patto regionale per l'autonomia (Friuli), Partito sardo d'azione, Union valdotaine, Liga repubblica veneta, Libertà lombarda, Libertà emiliana.

«Si parva licet componere magnis - prosegue il professore -, il momento che stiamo vivendo fa pensare al crollo di un impero, come l'Unione sovietica, quando non solo si riscoprono le nazionalità ma se ne inventano di inesistenti». Uno sfacelo, che secondo Cofrancesco, potrebbe aggravarsi con le prossime elezioni, quando si affronteranno da una parte i sostenitori di un governo che ha deluso molte aspettative degli elettori e dall'altra una coalizione che «non è neppure in grado di presentare un programma, perchè sono solo anti Berlusconi, ma sono divisi su tutto».

(Sca/Opr/Adnkronos)

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