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Corriere Mercantile

Domenica 22 gennaio 2006


 

APPELLO DEL MIL PER UNA CANDIDATURA A PALAZZO MADAMA

Ligure, onesto, ricco, senatore cercasi

Sei un vero lavoratore? Onesto, paladino dei più deboli, democratico, ambientalista, tollerante e repubblicano? Credi fermamente nei "Dieci valori della civiltà ligure"? Hai abbastanza quattrini per finanziarti da solo la campagna elettorale? "I want you", avrebbe detto lo Zio Sam. «Sei il mio uomo», dice oggi Franco Bampi.

Il condottiero, il cuore impavido che condurrà i liguri al Senato e che, dalla poltrona di Palazzo Madama, combatterà per l'indipendenza dell'unica civiltà italica che mai si è piegata ai Savoia.

Ebbene si, genovesi, siete chiamati alle armi. Il Movimento Indipendentista Ligure ha lanciato la campagna di arruolamento del proprio "dux" (nel senso più latineggiante del termine, s'intende).

L'obiettivo è molto semplice: ottenere 80 mila voti in Liguria alle prossime elezioni politiche. Quanto basta, cioè, per avere diritto ad un seggio al Senato e per poter rivendicare così i diritti internazionali della Liguria, «l'unica regione - ribadisce il segretario del Mil, Franco Bampi - che mai votò un plebiscito di annessione all'Italia, come invece fecero le altre».

Ecco perché serve un William Wallace "al pesto". Perché c'è da affrontare una lunga e dura battaglia, tesa a sovvertire quell'atroce violenza che, da quasi due secoli, condanna la civiltà ligure al «giogo di uno Stato straniero» (l'Italia, ndr).

L'annessione ai Savoia, sancita durante il Congresso di Vienna alla fine del 1814 e diventata operativa il 7 gennaio 1815, fu illegittima perché avvenuta in violazione dello stesso scopo per il quale fu convocato il Congresso (ristabilire le sovranità esistenti prima dell'anno 1797) e  con la ferma contrarietà del legittimo sovrano governo della Repubblica di Genova. «Questa -tuona Bampi - è la pagina di storia più triste e importante della Liguria. Purtroppo, però, in pochi la conoscono».

l militanti del Mil sono da anni gli apostoli di questa verità. La loro voce è rimasta, tuttavia, pressoché inascoltata. Ma ora hanno deciso di urlare la loro propria brama di indipendenza all'interno del palazzo. «Il 18 luglio 2002 - ricorda Bampi - il senatore diessino Aleandro Longhi presentò un'interpellanza parlamentare in cui chiedeva di affrontare il problema che la "perdita, illegittimamente subita, dell'indipendenza di un popolo (in questo caso quello ligure), dei suoi valori e della sua civiltà è inestimabile e non risarcibile, se non con il ristabilimento del diritto leso". È questo il nostro programma. Spiace che il senatore Longhi abbia presto desistito. Ma noi non molliamo e vogliamo ora arrivare al Senato».

Da qui l'appello per trovare presto un candidato.«L'attuale legge elettorale - spiega ancora Franco Bampi - è praticamente "proibitiva" per qualsiasi candidatura alla Camera dei deputati, perché, per poter essere eletti, occorre raggiungere il 4% dei consensi a livello "nazionale italiano", che significa, per una lista "elettorale" che si presenta solamente in Liguria, ottenere quasi l milione e 600 mila voti Liguri. Per il Senato invece è sufficiente raggiungere 1'8% dei voti Liguri, vale a dire circa 80.000 voti. Crediamo di potercela fare, approfittando, magari, del grande malcontento che c'è nell'elettorato ligure, anche alla luce degli ultimi scandali politici».

Il Mil e pronto a preparare una vera e propria lista elettorale. Per questo motivo ha diramato l'identikit del suo candidato. «Innanzitutto - dice il segretario del movimento - dovrà essere persona che condivide interamente l'obiettivo del Mil di veder riconosciuto alla Liguria il diritto internazionale di poter ritornare una nazione indipendente, come lo è stata per oltre 700 anni. Poi dovrà essere persona profondamente onesta e impegnata nella "riscoperta" e nell'attuazione del Dieci valori della Civiltà Ligure».

Infine dovrà essere uomo o donna dalle buone disponibilità finanziarie. «Il Mil - tiene infatti a precisare Bampi - non ha finanziamenti pubblici e vive solamente con le quote degli iscritti e le "oblazioni" dei simpatizzanti che attualmente, non gli consentono le spese per una battaglia elettorale "regionale". Metterà però a disposizione del candidato tutto il materiale "storico-giuridico" raccolto in questi anni e gli fornirà il supporto organizzativo per tutte le "procedure" burocratiche, nonché la disponibilità dei suoi entusiasti "volontari". Sarà però il candidato a dover finanziare l'intera campagna pubblicitaria. Sarà un'arma indispensabile - conclude Bampi - troppi liguri non sanno come sia stata tolta loro l'indipendenza».

[lu. bo.]

 

«Sarà la voce della regione»

Bampi: «Nessun vero programma politico, solo direttive "locali"»


Franco Bampi

«Su tutte le questioni
di carattere
nazionale il nostro
rappresentante a
Palazzo Madama
avrà carta bianca»

Nessun vero programma politico. L'unico obiettivo sarà quello di sostenere i diritti internazionali della Liguria. È molto semplice il programma elettorale del Movimento Indipendentista Ligure. «Non ne abbiamo né ne avremo uno - dice subito il segretario, Franco Bampi - Su tutte le questioni "nazionali" il nostro rappresentante avrà carta bianca. Sarà scelto per le sue doti di onestà. Dunque avrà la nostra piena fiducia. Ogni sua azione sarà certamente ispirata da valori profondi e non dettata da alcun motivo clientelare».

Le uniche "direttive" riguarderanno la Liguria ed il suo popolo. «Non saranno direttive - precisa Bampi - Lui sarà la nostra voce. La voce con cui rivendicheremo in Senato i diritti di un popolo che è stato violentato e che vuol recuperare la sua indipendenza. Il nostro candidato sarà un uomo o una donna che crederà fermamente in questo e quindi non ci sarà bisogno di alcuna direttiva».

L'IDENTIKIT

Le cinque virtù richieste

Ecco le cinque caratteristiche irrinunciabili del candidato senatore ideale per il Mil.

INDIPENDENTISTA - Il candidato dovrà condividere interamente l'obiettivo del Mil di veder riconosciuto alla Liguria il diritto internazionale di poter ritornare una Nazione indipendente, come lo è stata per oltre 700 anni, perché non ha mai votato il "plebiscito di annessione" all'Italia, come invece hanno fatto le altre regioni italiane.

ONESTO - Convinto ! che l'onestà sia un valore fondamentale anche della vita politica.

LIGURE - Apostolo della civiltà ligure; il candidato dovrà cioè portare avanti la "riscoperta" e l'attuazione dei Dieci valori della Civiltà Ligure.

TENACE - Se eletto, il candidato si dovrà impegnare a chiedere al Senato della Repubblica italiana di affrontare il problema che "la perdita, illegittimamente subita, dell'indipendenza di un popolo (in questo caso di quello ligure), dei suoi valori e della sua civiltà e inestimabile e non risarcibile se non con il ristabilimento del diritto leso" come ha già scritto l'attuale Sen. Aleandro Longhi nella sua interpellanza parlamentare del 18 luglio 2002.

RICCO - Perché il candidato dovrà affrontare la campagna elettorale esclusivamente con le proprie forze finanziarie.

 

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