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Il Giornale

Sabato 5 giugno 2004


 

A LEVANTE

Genova come Borzonasca,
Silvie su tutti muri con il Mil

Il movimento invita a non votare i candidati appoggiati dai monarchici

Cosa ci fa il nome di Silvie Mistrangelo, la baby candidata alle amministrative di Borzonasca, sui muri elettorali genovesi? La colpa, in senso buono, è tutta del Mil, il Movimento indipendentista ligure, che è andato tappezzando Genova di manifesti a dir poco singolari

Il messaggio è più che chiaro: che ce ne importa delle europee: «Andate a votare, ma annullate la scheda scrivendo Liguria indipendente» ribadisce Franco Bampi, segretario del movimento. E poi la sterzata che lascia di stucco, perché forse qualcosa c'è sfuggito, ma è lì, nero su bianco: vota Mistrangelo a Borzonasca, «perché Genova è grande e l'eco di Silvie arriverà sicuramente al paese». Sì, proprio Silvie, l'agguerrita diciannovenne che ha il vizio del teatro, punta alla carriera forense e nell'attesa prende di petto le problematiche di tutto un paese. Paese in senso stretto fatto di case e strade, ma anche paese come senso d'appartenenza alle tradizioni, come identità irripetibile. E non è questione di campanilismi. Ma il discorso si allarga e scatta il secondo livello di lettura: «Sono le piccole comunità che sopravvivono con eroismo a consolidare il nostro obiettivo - spiega Bampi -: restituire alla Liguria la sua indipendenza. Borzonasca è importante come Genova».

 
CANDIDATA a Borzonasca Silvie Mistrangelo  

Bampi coglie la palla al balzo e via con la storia, con le date: «Il Mil è nato nel 2001 con 150 soci fondatori. Lo scopo statutario è uno solo e il movimento esisterà finché sarà ottenuta dalla Liguria quell'indipendenza perduta temporaneamente nel 1814 con l'annessione al Regno di Sardegna, per l'illegittima decisione assunta dal Congresso di Vienna. Soprattutto mai ratificata da plebiscito popolare». Bisogna recuperare le coordinate perché il discorso parte da lontano, arriva il Risorgimento («La Liguria essendo già annessa non vota»), passa attraverso i grandi conflitti mondiali fino alla guerra fredda: «200 anni che sarebbero stati diversi per i liguri se avessero chiesto l'indipendenza». Le idee le hanno chiare: «Vogliamo costituire una nuova regione europea, come Malta e Cipro». Di qui il «vade retro» al voto europeo: «Non avendo il collegio non riusciremmo a eleggere nessun ligure». L'attenzione si sposta e il Mil ricalibra sulla candidata che sente più vicina: «Noi siamo assolutamente trasversali - continua Bampi - democratici e solidali. Dobbiamo fortificarci e radicarci sul territorio. Abbiamo dato un'occhiata in giro e con Mistrangelo padre c'è stata subito intesa». La palla rimbalza su Silvie, e lei non delude. Ha studiato, e l'approccio del Mil alla storia patria la conquista. «Il Mil non deve rispondere ad alcun partito - sottolinea Bampi - solo riconoscere i diritti della Liguria». Tutto qui. A confermare l'assoluta novità di Silvie, l'assoluta apoliticità. «Le daremo una mano, come l'abbiamo data lo scorso anno a Maggioni a Camogli. E poi è singolare che a condividere la nostra battaglia ci siano Marta Vincenzi e Gianfranco Gadolla, entrambi candidati alle Europee».

[MVC - (M.V. Cascino)]

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