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Il Secolo XIX

Martedì 24 febbraio 2004


Statuto autonomista: sì di cinque comuni

Ha iniziato Camogli, seguita poi da Mignanego, Cogoleto e Casella, fino all'ultimo voto della giunta di Recco. La voglia di indipendentismo, a quanto pare, sta contagiando i piccoli e medi comuni della provincia di Genova, con un interesse trasversale dal punto di vista delle maggioranze coinvolte sia poliste che di centro sinistra. «Già cinque comuni hanno accolto la richiesta di presentare la proposta statutaria - conferma Vincenzo Matteucci presidente del Mil (movimento per l'indipendenza della Liguria) - Non si tratta di sancire l'indipendenza della Liguria, ma di prendere atto che la Repubblica di Genova, nel 1814, fu annessa senza plebiscito e quindi in maniera illegittima». In sostanza i Comuni chiedono alla Regione di inserire, nel nuovo statuto, una premessa storica relativa ai "700 anni di vita quale Stato Nazione indipendente", al rifiuto delle statuizioni del Congresso di Vienna del 1851 e l'annessione all'Italia.

E. M. (Edoardo Meoli)

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