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Il Secolo XIX
Edizione Levante

Domenica 14 dicembre 2003


 

IL CASO

Camogli e Recco sfidano il Congresso di Vienna

Sono Camogli e Recco le prime due città a chiedere ufficialmente alla Regione di prevedere nello statuto della Liguria un richiamo all'indipendentismo, alle vicende storiche che portarono alla fine della Repubblica e soprattutto ai valori dell'antica Repubblica di Genova. Con una delibera già approvata dai camogliesi e in procinto di essere votata dai recchesi, il golfo Paradiso chiede che «i principi e valori storici vengano riconosciuti ed enunciati nel redigendo Statuto della Regione Liguria».

Il fatto che la giunta camogliese sia di centro sinistra e quella recchese di centro destra, rende ancora più significativa la questione. Ed è inevitabile che Franco Bampi, presidente del movimento indipendentista ligure (mil) sia al settimo cielo per questa voglia d'autonomia: «Non c'è alcuna nostalgia, ma un richiamo alla nostra storia - dice - il voto delle giunte del levante è un fatto importantissimo. L'eventuale richiamo all'indipendenza e al mai avvenuto riconoscimento della Liguria alla sua annessione al regno d'Italia, servono a dare più forza contrattuale alla regione nei confronti dello Stato». Non a caso, la stessa giunta camogliese ricorda che il richiamo storico, se inserito nel nuovo Statuto della Regione Liguria, aumenterebbe il potere contrattuale politico di tutte le istituzioni nei confronti del Governo italiano.

La prima giunta a votare, all'unanimità, è stata quella di Camogli.

Dopo aver premesso di riconoscere «i principi e valori storici dell'antica Repubblica di Genova», la delibera ricorda anche che «La Liguria è stata per oltre settecento anni una Nazione Stato sovrana ed indipendente e detta indipendenza non risulta essere stata mai rinunciata in quanto la Repubblica di Genova non ha accettato le statuizioni del Congresso di Vienna del 1815 e non ha mai votato, a differenza di altre regioni italiane, alcun plebiscito per l'annessione al regno d'Italia».

Dopo il voto dell'amministrazione camogliese, nei prossimi giorni toccherà a Recco: «Voteremo in tempi brevi un testo analogo a quello deliberato a Camogli - dice Gianluca Buccilli, sindaco recchese - del resto i principi che facciamo nostri sono fondamentali e credo propria sia molto utile che nello statuto regionale possano essere riconosciuti».

Edoardo Meoli

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