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Il Secolo XIX

Lunedì 23 giugno 2003

Chi erano i Liguri

Da qualche tempo seguo, un po' da distante, le vicende del Mil. Il Mil è il Movimento Indipendentista Ligure e si ripropone di riportare la Liguria (e qualcosa di più) all'autonomia politica ed economica.

Molto spesso parlare di certe cose è piuttosto pericoloso perché si corre il rischio di essere tacciati di razzismo, xenofobia ed estremismi vari. Questo perché non si conosce la storia di Genova, volutamente tenuta nascosta dallo Stato italiano, ancora di stampo di sabaudo. Nulla a che fare con questioni della razza, coi celti o con l'integralismo religioso.

C'è solo l'orgoglio di una nazione che rifiutò la guerra come metodo da adottare nei rapporti internazionali, non ebbe mai un esercito regolare ma solo liberi cittadini che amavano la propria terra al punto di morire per difenderla dagli invasori.

Una terra dove chi arrivava profugo poteva diventare patrizio (vedi famiglia Durazzo), chi era povero poteva divenire ricco, lo schiavo nobile e dove la religione non era un fattore preponderante, tanto che i musulmani avevano una loro moschea.

Una repubblica, come dice il nome è repubblica, dove chi governa deve sottostare alle leggi. Per questo tutti coloro che vivono in Liguria si devono sentire innanzi tutto Liguri, anche se le loro origini sono lontane, come quelle degli antenati di molti "veri" liguri. Ligure è più di una questione razziale, è un modello di vita, di pensiero, di filosofia; essere ligure significa appartenere ad una comunità che aborrisce la violenza e pretende rispetto in virtù di ciò.

Vogliate bene al Mil, dunque, per riscattare questi valori schiacciati dal nazionalismo di stampo napoleonico-sabaudonazista. Per cortesia pubblicatela.

Filippo Noceti
Genova

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