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La Stampa

Sabato 28 settembre 2002


CONTRO IL TRACCIATO AUTOSTRADALE, SCHIERATI CON VINCENZI E LONGHI

Il Mil: «Fermeremo la gronda bassa»

Erroneamente, per un refuso, «La Stampa» titolava Il Mil: «Fermeremo la gronda alta»

GENOVA

Sono stati pittoreschi protagonisti della lotta contro l'inceneritore sotto la Lanterna, guidando le manifestazioni con la riproduzione del faro montata su1 tetto di un'auto. Hanno affiancato i Comitati della Vabisagno, nel '97, per impedire che il tracciato ferroviario del terzo valico passasse con i viadotti sopra le case. Ora gli irriducibili dell'Arge, Associazione della Repubblica di Genova, che si sono trasformati in Mil, Movimento indipendentista ligure, si schierano con il senatore ds Aleandro Longhi e con Marta Vincenzi contro un raddoppio del nodo autostradale di Genova a ridosso della città, la cosiddetta «gronda bassa». E sono pronti a una mobilitazione del Ponente cittadino. Rappresentanti del Mil incontreranno l'ex presidente della Provincia per sottoporle i risultati della loro ricerca sul mercato internazionale: hanno già contattato una grossa società di progettazioni e costruzioni che avrebbe dato la propria disponibilità per la realizzazione delle infrastrutture con la consegna «chiavi in mano», in cambio della riscossione delle tariffe per un certo numero di anni.

Longhi ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione, Biasotti, in cui dice che la scelta del tracciato autostradale «fin dalle origini era viziata da una scelta di classe: a Levante l'autostrada passa in alto, lontano dagli insediamenti abitativi, a Ponente passa tra le case». Vincenzo Matteucci, presidente del Mil, precisa: «Secondo noi è stata una scelta stupida. Che bisogno c'era di rovinare la costa quando un percorso più interno, con tutte le salvaguardie ambientali, avrebbe potuto dare uno sviluppo a comunità che stanno rischiando l'abbandono?»

[a. p.] (alessandra pieracci)