liguria@francobampi.it

Home > Congresso di Vienna: 1814 > Protesta del Governo al Congresso

[ Indietro ]

Protesta del Governo Provvisorio del Genovesato

Rimessa il 10 dicembre 1814

Il sottoscritto Ministro plenipotenziario e inviato straordinario di Genova, ha l'onore di sottomettere alle LL. EE. gli Ambasciatori e Ministri riuniti al Congresso, la dichiarazione che il suo governo gli ha trasmesso per il caso, troppo sventuratamente giunto, in cui la nota del 3 ottobre fosse rimasta senza effetto.

Nulla può eguagliare il rispetto e la venerazione, di cui il Governo Genovese è penetrato per questa illustre Assemblea, ma nulla altresì potrebbe impedirgli di sdebitarsi di ciò ch'egli deve alla sua coscienza, al suo onore, e ai suoi concittadini, di protestare contro tutte le risoluzioni contrarie ai lor diritti e alla loro indipendenza.

I suoi riclami si fondano sopra i titoli i più rispettabili, una esistenza politica cosi antica come l'origine di più Monarchie; di trattati senza numero per un lungo seguito di secoli colle principali corti dell'universo, il trattato d'Aix-la-Chapelle base di quello di Parigi nel quale la Repubblica di Genova concorse formalmente con esse alla garanzia reciproca dei loro stati; la nullità evidente della sua aggregazione ad un impero usurpato, e distrutto; un'amministrazione indipendente dopo questa epoca, con tutti i contrassegni della sovranità e senza che niuno vi si opponesse; e, più di tutto ciò, le dichiarazioni immortali delle alte potenze alleate. Le città di Chaumont e di Chatillon-sur-Seine, echeggiano ancora di quelle nobili assicurazioni che le nazioni rispetterebbero da qui innanzi l'indipendenza reciproca; che non si eleverebbero più edifici politici sopra le rovine di stati già indipendenti e felici; che l'alleanza di monarchi i più potenti della terra avendo per fine di prevenire le invasioni che già da tanti anni hanno desolato il mondo; e che in fine una pace generale, degno frutto di loro alleanza e di lor vittorie assicurerebbe i diritti, l'indipendenza, e la libertà di tutte le nazioni.

La giustizia de' governi che hanno garantite queste massime tutelari, potrà essere tardiva ma i suoi risultati si compieranno presto o tardi. Il dovere degli stati sconosciuti e deboli è d'invocarla senza posa, e di aspettarla con confidenza e coraggio.

Il sottoscritto dimanda rispettosamente che la presente dichiarazione sia inserita nel Protocollo del Congresso e ha l'onore di offrire a LL. EE. l'ommaggio della più alta considerazione.

Sottoscritto


March. BRlGNOLE SALE.

[ Indietro ]