I 9 valori della Repubblica di Genova
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Le popolazioni Liguri, forti e fiere della loro sovranità e indipendenza, avevano saputo creare una vera civiltà, fatta di autentici valori, che oggi si rivelano attualissimi, moderni e progressisti, fra i quali si ricordano:

  1. la centralità e l'importanza del LAVORO (il "darsi da fare" ligure) in un mondo che, in quel tempo, vedeva invece prevalere le consuetudini feudali dei signorotti (re, imperatori, feudatari, ecc..) che vivevano sfruttando il lavoro degli altri, come vere e proprie rendite parassitarie sulla Gleba;
  2. l'importanza della vera SOLIDARIETÀ (che allora si svolgeva sotto il nome di beneficenza) che vide nella Repubblica di Genova la nascita dell'Albergo dei Poveri, dell'Ospedale Pammatone, ecc.;
  3. la lotta a qualsiasi forma di "razzismo" o di "ghettizzazione", fino al punto di aver saputo accogliere dei profughi albanesi, i Durazzo, che liberati dalla schiavitù e diventati uomini liberi, ma rispettosi delle leggi e consuetudini della Repubblica, seppero meritarsi la stima e la fiducia della popolazione a tal punto che dettero ben otto Dogi alla Repubblica e divennero una delle famiglie più stimate della Comunità;
  4. l'assoluta separazione fra la Chiesa ed il Potere Civile al punto tale che i prelati non potevano assurgere a cariche pubbliche;
  5. la tolleranza religiosa e il ripudio di tutti i "fondamentalismi", quando in tutta l'Europa imperversava la durissima e crudele Inquisizione;
  6. la forma Istituzionale REPUBBLICANA, per quei tempi già democratica (il Senato della Repubblica, composto da 400 membri), quando in tutto il mondo di allora dominavano le monarchie feudali, ereditarie, dispotiche ed autoritarie;
  7. l'ordinamento interno di schietto stampo FEDERALISTA (le Comunità liguri avevano propri "Statuti" ed erano legate alla Repubblica di Genova da veri e propri "patti federali", al punto che la Repubblica di Noli si autogovernava) consono a un popolo che rifiutava la guerra come strumento di conquista e di dominazione dei popoli;
  8. il "controllo" a posteriori, sempre e comunque, dell'operato della classe dirigente, con l'Istituto dei Supremi Sindicatori, esatto contrario di quanto avviene oggi essendo il controllo a priori o durante l'esercizio del Governo e realizzato attraverso una pesantissima burocrazia, capace di paralizzare o quanto meno rallentare notevolmente l'efficacia dei legittimi poteri decisionali di chi governa, eletto dal consenso popolare;
  9. la creazione di una organizzazione politica basata (proprio perché di cultura mercantile mediterranea) sul rifiuto della tirannia e della guerra di conquista, dei territori e dei popoli;

Tratto da una proposta di Mozione inviata dal M.I.L. - Movimento Indipendentista Ligure a tutte le istituzioni liguri

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