I Savoia paghino!
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La Stampa Lunedì 24 giugno 2002

UNA DENUNCIA ALLA UE

«I Savoia paghino
devastarono Gaeta nel 1861»

ROMA

I Savoia sono stati citati alla Commissione petizioni dell'Unione Europea per una richiesta di risarcimento: riguarda i danni di guerra subiti dalla città di Gaeta durante l'assedio del 1861. La singolare iniziativa è di un cittadino di Gaeta, Antonio Ciano, fondatore del Partito del Sud (3,3 per cento di consensi alle ultime elezioni). Ciano si rivolge all'Unione Europea per ottenere dallo Stato italiano la restituzione di quelle aree cittadine che il casato sabaudo al momento della proclamazione dell'Unità d'Italia dichiarò demaniali e che tali sono tuttora.

«All'epoca - sottolinea Ciano, che assicura di non essere filoborbonico e di riconoscere solo la Repubblica nata il 2 giugno 1946 - Gaeta chiese al Piemonte a titolo di riparazione (i morti, nell'assedio furono tremila e duemila cittadini vennero in seguito fucilati) due milioni di lire (il pil del Regno era allora di 27 milioni).

«Oggi chiedo alla Ue - spiega Ciano - di deferire alla Corte internazionale dell'Aja i Savoia, in quanto eredi diretti dei re di Sardegna e d'Italia, per sollecitarli a pagare alla mia città la cifra corrispettiva; e di deferire lo Stato italiano alle istituzioni internazionali per essersi impossessato di beni che non gli appartenevano e di contrattare un congruo indennizzo per il mancato uso da parte dell'amministrazione comunale di detti beni. Chiedo inoltre il loro ritorno gratuito alla città, compresa la bellissima piazza centrale per la quale il municipio paga una concessione allo Stato».

[r. cri.]

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