1839: nasce la causa dei Baschi
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Nel 1839 il popolo basco perdette i "Fueros", ossia gli statuti che ne sancivano l'autonomia e l'identità. Da allora reclama la propria indipendenza anche con riprovevoli e inaccettabili azioni violente.


I Paesi Baschi (Euskal Herria) sono un piccolo territorio a cavallo dei Pirenei abitato dai Baschi, un antichissimo popolo con una propria storia millenaria, una specifica e ben sviluppata cultura, una propria lingua, l'euskara, antecedente a tutte quelle parlate oggi nel continente europeo e non imparentata con alcuna di esse. La loro nazionalità viene tutt'ora negata e il loro territorio è colonizzato e diviso, essendo occupato, anche militarmente, dalla Spagna e dalla Francia.

Per secoli i territori di Euskal Herria hanno conservato una propria identità (istituzioni, lingua, cultura, ecc.) al punto che i vari re, per essere ammessi come "signori" con potere politico sui cittadini baschi che occupavano questi territori, dovevano giurare di rispettare i "Fueros" ossia quell'insieme di leggi e consuetudini attraverso le quali i baschi hanno da sempre regolato la propria vita politica, amministrativa, giuridica ed economica.

I problemi del Popolo Basco sorgono nella prima metà del XIX secolo, quando deve sostenere un conflitto armato in difesa della propria identità che, durante le due Guerre Carliste, guerre di successione all'interno della corona spagnola (la Prima dal 1833 al 1839 e la Seconda dal 1872 al 1876) si caratterizzò nella difesa dei "Fueros", ma che nell'ultimo secolo andò sempre più identificandosi con la difesa della propria identità nazionale.

Fatto sta che la Francia nel 1789 e la Spagna nel 1839 annullarono i "Fueros" e sancirono la divisione e la conquista totale di Euskal Herria. La conseguente perdita delle peculiarità economiche, politiche ed amministrative comportarono l'emergere in maniera organizzata di una coscienza nazionale nel campo sociale, linguistico e politico.

Nel 1895 nacque il Partido Nacionalista Vasco-Euzko Alderdi Jeltzalea, prima organizzazione politica che rivendicò l'esistenza del popolo basco con un carattere politico proprio. Successivamente, durante il regime franchista, lo scontro con lo stato spagnolo venne soppresso dalla feroce repressione della dittatura franchista; le rivendicazioni tornarono ad emergere durante gli anni 50 e alla fine del 1958 nacque l'ETA (Euskadi Ta Askatasuna ovvero Patria Basca e Libertà).

Da allora l'Eta è in armi contro il governo di Madrid combattendo, come afferma, per l'indipendenza dei paesi baschi. I separatisti baschi hanno ucciso oltre 800 persone.

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