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Il Secolo XIX Sabato 29 aprile 2006

POLEMICHE

 Gli indipendentisti del Mil annunciano una protesta in piazza Fontane Marose

Monarchici genovesi delusi dai Savoia

«Non ci hanno invitati in occasione della loro visita di martedì»

«Alcuni anziani monarchici avrebbero coronato il sogno di una vita incontrando, anche per pochi minuti, i rappresentanti di casa Savoia. Invece, assisteremo al paradosso che l’annunciata contestazione degli indipendentisti non prenderà di mira nessun nostalgico della monarchia».

E’ amareggiato Michele Forino, 45 anni, segretario regionale di “Alleanza Monarchica-Stella e corona”, il partito che riunisce gli italiani “orfani” del re. La visita di Vittorio Emanuele di Savoia e della moglie Marina Doria, che saranno a Genova mercoledì prossimo ospiti del principe Pallavicino, crea scompiglio. Se, infatti, i monarchici genovesi si sentono un po’ traditi dai Savoia, che non hanno in programma alcun rendez vous coi loro sostenitori, il Movimento indipendentista ligure (Mil) annuncia una manifestazione di protesta contro gli eredi della famiglia reale. Da parte sua, anche per ragioni di sicurezza, il Comune mantiene assoluto riserbo sul previsto incontro tra i Savoia e il sindaco Giuseppe Pericu a Palazzo Tursi.

«Mercoledì saremo in piazza Fontane Marose, nell’area pedonale in fondo a salita Santa Caterina, con pentole, pignatte, fischietti e striscioni», annuncia Vincenzo Matteucci, esponente del Mil, il movimento che si batte per l’indipendenza della Liguria. «Inizialmente - riprende Matteucci - avevamo chiesto e ottenuto dalla Questura il permesso a manifestare davanti a Palazzo Pallavicino, dove mercoledì sera si terrà un cocktail in onore dei coniugi Savoia. Ma poi l’autorità di polizia ha revocato l’autorizzazione alla protesta in quella parte della piazza proprio per consentire di scaricare l’occorrente per la festa». Matteucci, grande appassionato di storia locale, ricorda «la crudele repressione autorizzata nell’aprile 1849 dal re Vittorio Emanuele II contro Genova che si era ribellata al gioco monarchico invocando la propria indipendenza». Il soggiorno genovese dei Savoia, che dovrebbero rimanere in città un paio di giorni, è circondato da un velo di segretezza. Ma è certo che Vittorio Emanuele e consorte faranno tappa a Palazzo Tursi, già residenza dei Savoia, per un saluto a Pericu. Incontri sarebbero previsti anche col prefetto Giuseppe Romano e, in udienza privata, con l’arcivesco Tarcisio Bertone.

«Mi domando a che titolo due privati cittadini siano ricevuti con tanti onori dai massimi rappresentanti isituzionali della nostra città», tuona Matteucci. Sul fronte opposto e con toni assai più misurati, cova la delusione dei monarchici. “Stella e Corona” conta a Genova 102 iscritti, circa duecento in provincia e il doppio in Liguria. «Ci sono monarchici genovesi, tra cui ex militari fedeli al re durante la Repubblica di Salò, ex carabinieri e partigiani monarchici - insiste Forino - che aspettavano da decenni questo momento. Ci rendiamo conto che si tratta di una visita privata, ma un breve saluto ce lo saremmo aspettati».

E. Ga.

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