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Il Secolo XIX Mercoledì 3 maggio 2000
Lettere al Decimonono

Il lotto e Andrea Doria

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Sabato 29 aprile la trasmissione di Rai 2 “Lotto alle otto” ha presentato un collegamento con Palazzo Ducale in ricordo del fatto che il gioco del Lotto nacque proprio a Genova.

Sia durante la trasmissione sia su vari quotidiani genovesi si è avuta notizia che il lotto fu inventato da Andrea Doria nel 1576. Per quanto Andrea Doria sia grande e importante per la Storia di Genova è ben difficile che egli abbia potuto fare ciò che gli è stato attribuito: Andrea Doria morì la notte tra il 24 e il 25 dicembre 1560!

Ritengo che l’equivoco sia dovuto al fatto che nel 1576 furono promulgate le "Leges Novae" il cui promotore fu Gian Andrea Doria, nipote del grande Andrea. Per questo Gian Andrea fu celebrato con una grande statua posta su un piedistallo di Palazzo Ducale in piazza Matteotti, accanto a quella dello zio Andrea.

Infine, circa il gioco del Lotto, ricordo che la complicata elezione del Doge, prevista ogni due anni dalle "Leges Novae", contemplava anche un sorteggio; il popolo scommetteva sull’esito del sorteggio e da questo fatto nacque il "gioco del Seminario", detto così perché l’urna in cui erano poste le palline da estrarre era detta "Urna del Seminario".

Da questo vezzo di scommettere sull’elezione del Doge nacque appunto il Gioco del Lotto, che in genovese si chiama ancora "zeugo do Semenajo". L’Urna del Seminario e le due statue di Andrea a Gian Andrea furono distrutte nel 1797 dalla furia dei giacobini genovesi.

Franco Bampi
Vice Presidente
A Compagna

Genova, 1 maggio 2000

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Il Secolo XIX Giovedì 11 maggio 2000
Lettere al Decimonono

La Storia del Lotto

Il giorno 3 maggio è comparsa nella vostra rubrica una lettera, scritta dal signor Franco Bampi che si riferiva ad un'imprecisione di carattere storico cronologico circa il Principe Ammiraglio Andrea Doria e il gioco dei lotto.

Nella trasmissione citata, "Lotto alle otto", e su vari quotidiani genovesi, si diceva che fu il Doria ad inventare il gioco ora tanto popolare (e piuttosto redditizio) del lotto, nel 1576. Infatti il signor Bampi ha corretto ciò che è impossibile. Andrea Doria era defunto sedici anni prima; in seguito affermava che – in parole povere – il "gioco del Seminario” nacque con le scommesse della gente sull’esito di un sorteggio "abbracciato" nella biennale (dal 1528) elezione del Doge.

Essendo io un'appassionata conoscitrice di storia genovese, mi permetto di contestare la suddetta affermazione: il lotto nacque sì grazie ad un sorteggio, ma quello della semestrale elezione di cinque nuovi membri del Serenissimo Collegio della Repubblica (insieme dei senatori), non quello dell'elezione dogale!

Inoltre preciso che fu a partire dagli anni nei quali Andrea Doria prese ad interessarsi della politica della "sua" città (era nato ad Oneglia), che ci si accorse che il metodo di elezione dei senatori era tutt'altro che efficiente, ma ci vollero parecchi anni perché ci si accordasse tutti circa un nuovo metodo. Scartate diverse soluzioni, ci si accorse che esiste almeno qualcuno che decide sempre liberamente e non è mai influenzato: la sorte.

Tralascio il resto della storia per concludere dicendo che fu un noto patrizio genovese, Benedetto Gentile, a dare una prima regolamentazione al gioco del lotto: egli ebbe per primo l’idea di scrivere, su ogni biglietto, accanto al nome del candidato, un numero, ed appunto in genere è lui ad essere ricordato come "inventore" del lotto, anche se certo "l'illuminazione" l'ebbe il Principe (che peraltro è il personaggio del quale mi interesso maggiormente).

Ma si sa, in televisione la realtà, per non parlare della storia, arriva sempre "distorta".

Erica Bruzzone
Genova

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