| [ Indietro ] Il Comune di San Giovanni Battistadi Sestri Ponente
Traendo liberamente da Tito Tuvo, Storia di un Comune: San Giovanni 
      Battista di Sestri Ponente, Genova 1981, ricordiamo che anticamente il 
      Comune di San Giovanni Battista non esisteva: fu istituito nel 1804 con leggi 
      napoleoniche, sulla base delle chiese esistenti (la parrocchia risale al 1132). Il Comune di San Giovanni Battista fu annesso al Comune di Sestri Ponente con
      Regio Decreto datato 21 ottobre 1923, e pervenuto al Comune il 22 ottobre 1923,
      qui sotto riportato. 
 Vittorio Emanuele IIIper grazia di Dio e volontà della Nazione
 Re d'Italia
 in virtù della delegazione di poteri conferita al Governo del Re dalla
      legge 3 dicembre 1922, n. 1601; veduta la legge comunale e provinciale testo
      unico del 4 febbraio 1915, n.148; udito il Consiglio dei Ministri sulla proposta del nostro Ministro Segretario
      di Stato per gli Affari dell'Interno, Presidente del Consiglio dei Ministri: abbiamo decretato e decretiamo il Comune di Sestri Ponente cui viene aggregata
      la parte del territorio del Comune di Borzoli che è situata alla destra del 
      torrente Chiaravagna e quello di San Giovanni Battista, sono riuniti nell'unico
      Comune di Sestri Ponente. Entro il 31 dicembre 1923 i consigli comunali di Sestri Ponente e san Giovanni
      Battista stabiliranno di comune accordo le condizioni dell'unione, ai sensi e 
      agli effetti dell'art. 118 della legge comunale e provinciale citata. Entro lo 
      stesso termine sarà provveduto al regolamento dei rapporti tra il Comune di Sestri
      Ponente e di Borzoli in dipendenza dell'aggregazione al primo di essi del tratto 
      di territorio situato a destra del torrente Chiaravagna. In difetto di dette 
      deliberazioni o in caso di dissenso si provvederà con decreto del Ministero 
      dell'Interno, sentiti la Giunta Provinciale Amministrativa e il Consiglio di
      Stato. Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserito
      nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando 
      a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare. Dato a Racconigi, addì 21 ottobre 1923. Firmato: Vittorio EmanueleControfirmato: Benito Mussolini
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