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L'Oratorio di San Giacomo


Il Lavoro
Mercoledì 7 maggio 1997

Molassana,
è rinato
l'Oratorio
di San Giacomo

L'Oratorio
restaurato
di S. Giacomo
di Molassana
(Leoni)

   

Nato nel 1638, decrepito a metà di questo secolo, ieri rinato in pompa magna con tanto di benedizione ufficiale dell'arcivescovo Tettamanzi: è tornato più bello che mai l'Oratorio di Casaccia di S. Giovanni Battista di Molassana, riva sinistra al Geirato, custode orgoglioso di una bella pala d'altare seicentesca dipinta da Orazio De Ferrari e raffigurante Gesù al battesimo.

L'oratorio fu edificato nel 1638 in seguito alla scissione dell'antica confraternita di San Giacomo di Pino, sulla opposta riva del Geirato. «E in segno di sfida - racconta il priore Serafino Consigliere - l'anno seguente all'edificazione fu commissionata a De Ferrari la pala d'altare che ancora oggi ne costituisce il gioiello».

Nella lunga storia della confraternita, una delle molte in una città che conserva un ricchissimo patrimonio di antichi oratori di casaccia spesso in condizioni disastrose, il momento più difficile è arrivato a metà secolo, quando la confraternita si sciolse e l'oratorio di San Giovanni divenne un rudere, senza più tetto e in completa rovina. La confraternita è rinata nel '94, con il preciso scopo di ricostruire la sua sede originaria. Il merito va ad una benefattrice che ha chiesto l'anonimato ma che ha offerto una donazione davvero cospicua, a giudicare dai risultati.

Il restauro ha restituito splendore all'altare marmoreo contornato da una coppia di colonne tortili sormontate da un timpano curvo con le statue dell'Assunta e di due angeli. E proprio da quest'altare Tettamanzi ha officiato ieri alle 18 la messa inaugurale. Nel futuro dell'oratorio di San Giovanni, restituito ai fedeli e alla città, sono in futuro previste numerose mostre, concerti e occasioni per il quartiere.

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