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Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXII - N. 7 30 Settembre 2004

L’ultimo libro di Edoardo Guglielmino

Storie blucerchiate

L’amico Edoardo Guglielmino è scrittore dalla penna facile e dalla prosa gradevole e immediata. Medico ginecologo, ha lavorato tra la gente, ha conosciuto un’umanità varia che gli ha consentito di scrivere il suo libro più famoso, “Il medico della mala e altri racconti”, la cui ottava edizione è stata recensita dal nostro “Gazzettino” nel numero di gennaio 2004.

L’ultimo suo lavoro, “Storie blucerchiate” edito dalla Fratelli Frilli Editori, esce per festeggiare i suoi ottanta anni e propone i testi che Edoardo Guglielmino, “memoria storica del tifo doriano”, ha dedicato alla sua Sampdoria dagli anni settanta ad oggi.

Il libro è stato presentato lo scorso giovedì 9 settembre presso la libreria Porto Antico Libri a Palazzo Millo, alla presenza di un numeroso e interessato pubblico. Stefano Carloni mitica voce della RAI, ne ha letto alcune pagine mentre la presentazione è stata condotta da Mauro Bocci della testata “Il Lavoro – Repubblica”. Tra i presenti cito Giuseppe Marotta, direttore generale e amministratore delegato della U.C. Sampdoria, che ha anche scritto la presentazione, e il nostro collaboratore Dario G. Martini, fervente sampdoriano.

Durante la presentazione Gugliemino ha precisato che il libro, definito da Marotta un “delizioso piccolo volume”, non va inteso come un libretto di maniera, scritto tanto per riempire un po’ di pagine. È un libro scritto col cuore, meditato e perfino sofferto, almeno nelle parti in cui l’Autore parafrasa Caproni e scritti di altri autori.

Terminata la presentazione, mi ha incuriosito l’intervento in cui è stato sostenuto che gli scudetti sono nati a metà degli anni Venti, affermazione forse maliziosa visto che l’ultimo scudetto del Genoa è del 1924. Il giornalista Bocci ha mostrato qualche perplessità e la cosa è rimasta indefinita. Se tra i lettori vi è qualcuno che ha notizie certe e documentate sulla data di nascita degli scudetti può informare la Redazione in modo che il “Gazzettino” possa fornire la risposta alla disputa.

In conclusione il libro, tra invenzione e memoria, passato, presente, e futuro immaginato, è un susseguirsi di personalità, di episodi maggiori e minori dell’epopea sampdoriana, di note figure della vita cittadina e del tifo di entrambe le sponde calcistiche, il tutto presentato al lettore con l’usuale garbo e ironia. Uno spaccato piacevole della nostra società che può essere apprezzato da tutti indipendentemente dalla fede calcistica; ma anche chi fosse oltremodo recalcitrante apprezzerà di certo lo stemma centrale della copertina blucerchiata: la croce rossa in campo bianco, il vessillo di San Giorgio adottato dai Genovesi sin dal 1099.

F. Bam. [Franco Bampi, ndr]

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